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Il Fatto Quotidiano Rassegna Stampa
21.12.2020 Marocco-Israele: storia della diplomazia segreta che ha preceduto la pace
Commento di Fabio Scuto

Testata: Il Fatto Quotidiano
Data: 21 dicembre 2020
Pagina: 15
Autore: Fabio Scuto
Titolo: «Marocco, il grande amico di Israele: grazie al Mossad»
Riprendiamo dal FATTO Quotidiano di oggi, 21/12/2020, a pag.15 con il titolo "Marocco, il grande amico di Israele: grazie al Mossad", l'articolo di Fabio Scuto.

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Fabio Scuto


Mohammed VI, Donald Trump, Benjamin Netanyahu

Sei decenni di rapporti segreti, militari, politici e culturali tra Israele e Marocco hanno dato frutti pubblici con l'annuncio la scorsa settimana della normalizzazione delle relazioni tra i due Paesi, dopo quelle già avviate con Bahrein e Emirati arabi uniti. Tutti i "ramsad" del Mossad dagli anni '60 hanno visitato il Marocco e si sono incontrati con regnanti e capi dell'intelligence. Al centro di questa lunga alleanza clandestina c'è sempre stato il semplice riconoscimento che cooperando tra loro, i due Paesi avrebbero tutelato al meglio i loro interessi nazionali. Negli anni i rapporti hanno conosciuto alti e bassi; sono stati trasformati e plasmati in forme diverse, a volte contraddittorie, ma sono sempre rimasti solidi nel loro nucleo. Già negli anni '50, Israele aveva contatti con il Marocco governato dalla Francia, ma le relazioni acquisirono davvero slancio dopo che il Paese ottenne l'indipendenza nel marzo 1956. Dopo, la piccola comunità ebraica rimasta in Marocco ha fatto da ponte tra i due Paesi, soprattutto durante i momenti di tempesta e di crisi. Il regno di Hassan II è considerato l'epoca d'oro delle relazioni segrete tra i due paesi, relazioni coltivate sia dal Mossad che dalla controparte marocchina, guidata dal generale Mohamed Oufkir e dal colonnello Ahmed Dlimi. Entrambi gli ufficiali sarebbero stati poi uccisi per ordine del re, che li accusava di complottare contro di lui. Israele fu anche accusato di aver aiutato i servizi segreti marocchini a uccidere a Ginevra Mehdi Ben Barka, l'oppositore più temuto da re Hassan. Due anni dopo, Israele vinse la Guerra dei Sei Giorni del 1967. Il prestigio israeliano aumentò e questo contribuì a migliorare le relazioni con il Marocco. Il surplus bellico di Israele - tank e cannoni di produzione francese - fu venduto all'esercito marocchino. Re Hassan ospitò gli incontri segreti tra il Mossad e l'Egitto che aprirono la strada allo storico trattato di pace di Camp David. Legami informali ma sempre saldi. I rapporti di intelligence e militari dei due Paesi oggi sono migliori che mai, è un classico esempio del Mossad che funge da braccio della politica estera ombra di Israele.

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