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La Repubblica Rassegna Stampa
20.12.2020 Israele, Netanyahu vaccinato in diretta televisiva
Commento di Sharon Nizza

Testata: La Repubblica
Data: 20 dicembre 2020
Pagina: 1
Autore: Sharon Nizza
Titolo: «Israele, il premier Netanyhau si vaccina in diretta tv»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA online di oggi, 20/12/2020, il commento di Sharon Nizza dal titolo "Israele, il premier Netanyhau si vaccina in diretta tv".

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Sharon Nizza

Covid, il premier israeliano Netanyahu si è vaccinato in diretta tv -  Tgcom24
Benjamin Netanyahu vaccinato in diretta tv

“Una piccola iniezione per un uomo, un grande passo per la salute di tutti noi”. Parafrasando le parole di Neil Armstrong nel raggiungere la Luna, il premier Benjamin Netanyahu ha espresso la solennità del momento, trasmesso in diretta tv (anche dall’emittente saudita Al Arabiya), dopo essere stato sabato sera il primo israeliano a essere vaccinato contro il Covid-19, all’Ospedale Tel Hashomer. Con lui, anche il ministro della Salute Yuli Edelstein che, con una certa commozione, ha ricordato come proprio il 19 dicembre rappresenti una data simbolica perché ricorda l’inizio del processo che subì in Unione Sovietica a causa dei suoi tentativi di emigrare in Israele. A Netanyahu ed Edelstein è stato somministrato il vaccino Pfizer, di cui sono arrivate in Israele al momento 600.000 dosi con le quali, da domenica, verrà avviata la campagna di vaccinazione del personale medico degli ospedali e delle casse mutua. Domenica procederanno con l’iniezione anche il Presidente dello Stato Reuven Rivlin e il Capo di stato maggiore Aviv Kochavi. A partire da lunedì sarà poi il turno dei cittadini sopra i 60 anni e dei pazienti a rischio per malattie pregresse. Giovedì le casse mutua hanno aperto una linea dedicata alla campagna di vaccinazione che, nel giro di poche ore, è collassata per l’alta risposta da parte della popolazione. Secondo i dati raccolti, 40.000 israeliani verranno vaccinate nei prossimi giorni. Secondo un sondaggio pubblicato dal quotidiano Yediot Ahronot venerdì, il 63% degli israeliani è intenzionato a vaccinarsi, con un 24% pronto a procedere subito, mentre un 39% dopo aver visto la reazione dei primi vaccinati. L’82% del personale medico ha espresso la volontà di essere vaccinato. I cittadini che riceveranno il vaccino, dovranno sottoporsi a una seconda iniezione dopo 21 giorni. A partire da gennaio, con l’arrivo di maggiori dosi, l’obiettivo delle quattro casse mutua - responsabili per la somministrazione all’intera popolazione - è di vaccinare 50.000 persone al giorno.

“Se si rispetterà questo ritmo, il vaccino potrebbe avere un impatto significativo sulla morbilità già da febbraio”, ha affermato il professor Eran Segal dell’Istituto Weizmann, uno dei consulenti dell’unità di crisi Covid del ministero della Salute. Oltre che con Pfizer, Israele ha stretto accordi anche con Moderna e AstraZeneka per un totale di 24 milioni di dosi, sufficienti per 12 milioni di parsone, che arriveranno gradualmente nel corso del 2021. Parallelamente, l’Istituto Biologico di Ness Ziona ha da poco avviato la seconda fase di sperimentazione umana del vaccino made in Israel, che prevede, a differenza degli altri, un’unica iniezione. Attualmente, considerato l’approvvigionamento superiore alle necessità della popolazione israeliana (9 milioni di abitanti), vi è un dibattito all’interno del ministero della Salute circa la continuazione della costosa sperimentazione del vaccino di casa. Il ministero della Difesa – da cui dipende l’Istituto Biologico – ha confermato che la sperimentazione andrà avanti per “garantire a Israele una totale indipendenza nel futuro”.

C’è anche la possibilità che le dosi in eccesso vengano trasferite all’Autorità Nazionale Palestinese. Nei giorni scorsi la questione vaccini è stata affrontata in un incontro tra esponenti del ministero della Salute israeliano e palestinese – il primo da quando il Presidente palestinese Abu Mazen ha riavviato il coordinamento con Israele dopo oltre sei mesi di interruzione. Inoltre, l’Autorità Palestinese è in trattativa per l’acquisto di 4 milioni di dosi del vaccino russo, ma Israele ha affermato che potranno raggiungere la popolazione palestinese solo se questo verrà approvato dal ministero della Salute israeliano.

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