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30.08.2002
Non si sa ma si scrive lo stesso
Testata : La Repubblica
Data : 30 agosto 2002
Pagina : 1
Autore : Bernardo Valli
Titolo : «Se Gesù ritorna a Gerusalemme»
Facciamo finta di non notare che il titolo è sgrammaticato, e passiamo ai contenuti di questo singolare, lunghissimo articolo del nostro vecchio "amico" Bernardo Valli, così frequentemente criticato dalle nostre pagine. Questa volta si occupa di Israele non per sparare su Sharon ed elogiare Arafat, bensì per affrontare un tema che non gli è congeniale, per sua stessa ammissione: come gli ebrei di oggi considerino Gesù. Argomento peregrino, per qualcuno, ma che si presta bene anche a polemiche sottopelle. Un paio di esempi di queste notazioni possono essere utili. Fin dalle prime righe Valli tenta di delineare un quadro d' insieme dell' Israele di oggi, e tenta di mettere a raffronto le tre grandi religioni monoteiste che vi convivono storicamente e spiritualmente.Ma afferma che vi è un "conflitto tra dogmi" laddove la religione ebraica non conosce dogmi, ed afferma poche righe più avanti che pare non vi sia un confine "tra politica e religione", quando invece si sa che l' Islam non consente di distinguere fra religione e stato, tant'è che gli stati islamici sono nella loro quansi totalità teocrazie, e comunque vi viene applicata la sharia, mentre Israele è nella sua sostanza uno stato laico, perché la religione ebraica non si occupa di politica. Valli poi pretende di sciorinare nomi di studiosi e titoli di libri per dimostrare, fra le righe, che oggi Gesù potrebbe e dovrebbe essere "accettato" dagli ebrei, ma dimentica un autore essenziale come Jules Isaac per privilegiare invece un Klausner e qualche altro fautore dell' "accettazione" di Gesù. Nella sua lunga conclusione, Valli più volte nota che gli ebrei storicamente nutrono avversione per Gesù, come per mettere questa in parallelo ed alla pari con l' avversione dei cristiani per gli ebrei.Ma non dice che l' avversione degli ebrei non è per Gesù, è per chi lo ha rappresentato e "gestito" in terra per duemila anni ammazzando, torturando, convertendo a viva forza gli ebrei in suo nome. Per concludere un articolo che avremmo preferito non leggere: Valli non conosce l' argomento del quale scrive, e la sua ignoranza va di pari passo con la sua saccenteria nel voler insegnare ai lettori cose che lui stesso non sa o non capisce. Invitiamo i nostri lettori a scrivere a Repubblica il loro commento, cliccando sulla e-mail sottostante.
rubrica.lettere@repubblica.it