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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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La Repubblica Rassegna Stampa
30.08.2002 Non si sa ma si scrive lo stesso


Testata: La Repubblica
Data: 30 agosto 2002
Pagina: 1
Autore: Bernardo Valli
Titolo: «Se Gesù ritorna a Gerusalemme»
Facciamo finta di non notare che il titolo è sgrammaticato, e passiamo ai


contenuti di questo singolare, lunghissimo articolo del nostro vecchio


"amico" Bernardo Valli, così frequentemente criticato dalle nostre


pagine.


Questa volta si occupa di Israele non per sparare su Sharon ed elogiare


Arafat, bensì per affrontare un tema che non gli è congeniale, per sua


stessa ammissione: come gli ebrei di oggi considerino Gesù.


Argomento peregrino, per qualcuno, ma che si presta bene anche a polemiche


sottopelle.


Un paio di esempi di queste notazioni possono essere utili. Fin dalle prime


righe Valli tenta di delineare un quadro d' insieme dell' Israele di oggi, e


tenta di mettere a raffronto le tre grandi religioni monoteiste che vi


convivono storicamente e spiritualmente.Ma afferma che vi è un "conflitto


tra dogmi" laddove la religione ebraica non conosce dogmi, ed afferma poche


righe più avanti che pare non vi sia un confine "tra politica e


religione", quando invece si sa che l' Islam non consente di distinguere fra


religione e stato, tant'è che gli stati islamici sono nella loro quansi


totalità teocrazie, e comunque vi viene applicata la sharia, mentre Israele


è nella sua sostanza uno stato laico, perché la religione ebraica non si


occupa di politica.


Valli poi pretende di sciorinare nomi di studiosi e titoli di libri per


dimostrare, fra le righe, che oggi Gesù potrebbe e dovrebbe essere


"accettato" dagli ebrei, ma dimentica un autore essenziale come Jules Isaac


per privilegiare invece un Klausner e qualche altro fautore dell'


"accettazione" di Gesù.


Nella sua lunga conclusione, Valli più volte nota che gli ebrei storicamente


nutrono avversione per Gesù, come per mettere questa in parallelo ed alla


pari con l' avversione dei cristiani per gli ebrei.Ma non dice che l'


avversione degli ebrei non è per Gesù, è per chi lo ha rappresentato e


"gestito" in terra per duemila anni ammazzando, torturando, convertendo a


viva forza gli ebrei in suo nome.


Per concludere un articolo che avremmo preferito non leggere: Valli non


conosce l' argomento del quale scrive, e la sua ignoranza va di pari passo


con la sua saccenteria nel voler insegnare ai lettori cose che lui stesso


non sa o non capisce.






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