IC7 - Il commento di Astrit Sukni
Dal 7 al 12 dicembre 2020
Il Medio Oriente che cambia
Gli Accordi di Abramo portano a segno un altro successo, la normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra Israele e Marocco. I rapporti diplomatici tra i due paesi si erano interrotti nel 2000 poiché il Marocco era un forte sostenitore della causa palestinese. La notizia non è stata presa bene da Hossein Amir-Abdollahian, consigliere per gli affari internazionali ed ex viceministro degli esteri iraniano, che subito dopo la notizia ha twittato: “Il Marocco che annuncia la normalizzazione delle relazioni con la falsa entità sionista che occupa Gerusalemme è un tradimento e una pugnalata alle spalle della resistenza palestinese". Se Israele è una falsa entità, allora perché scomodarsi a commentare la notizia? Quindi Israele esiste e i paesi arabi insieme a Israele sono più forti contro l’Iran. I Paesi del Golfo e del Nordafrica, infatti, hanno un comune nemico di nome Iran. Ecco perché i politici iraniani disapprovano gli Accordi di Abramo. Fino a ieri i paesi Arabi non riconoscevano lo Stato di Israele per fare un piacere ai palestinesi, ma adesso la maschera dell’ipocrisia è stata tolta e così i popoli arabi hanno scoperto – in realtà già lo sapevano – che Israele non è il cancro del Medio Oriente. Si vocifera che il prossimo a normalizzare i rapporti con Israele potrebbe essere l’Oman.
Mentre Israele porta avanti accordi fruttuosi con il mondo arabo, i palestinesi continuano a litigare tra di loro perché c’è chi comincia ad essere stufo della gestione monocratica dell’OLP da parte di Abu Mazen. Hanan Ashrawi ha dato le dimissioni dall’OLP per come Abu Mazen gestisce le istituzioni palestinesi, come riporta Sharon Nizza su Repubblica (
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=80225). Ovviamente la notizia non trova spazio sugli altri giornali, perché in questo caso Israele non c’entra nulla. Quindi tutto passa in sordina come se fosse normale. Questa è una ulteriore conferma che all’Occidente non interessa minimamente nulla del popolo palestinese e delle sue politiche, ma solo la condanna a prescindere dello Stato ebraico.
L’Iran continua indisturbato la sua corsa verso il nucleare con la costruzione di un nuovo sito sotterraneo nell’area di Natanz. Vedremo come l’amministrazione Biden gestirà il fascicolo del nucleare iraniano, se seguirà la stessa linea di Trump, oppure no. Un fatto è certo: la questione Iran va risolta al più presto, prima che sia troppo tardi. Il primo lotto con il vaccino della Pfizer è arrivato anche in Israele e il premier Netanyahu sarà il primo cittadino a vaccinarsi contro il Covid. Channukà Sameach a tutti e che questa festa delle luci porti tanta luce anche in Medio Oriente!
Astrit Sukni - IC redazione