Non sono anonimo, mi chiamo Guido Eltbogen, sono ebreo, vivo tra Svizzera e Israele. Forse ho scordato la firma, mica voglio nascondermi. Vengo da una famiglia italoaustriaca che ha pagato un prezzo altissimo durante la Shoah. E anche per questo vorrei evitare di vedere il mio paese commettere crimini e fomentare guerra e morte, anche contro chi ci odia (dovremmo fare guerra a mezzo mondo ...), anche contro un regime orrendo come quello iraniano. Che l'assassinio di Fakhrizadeh sia opera israeliana e trumpiana è di un'evidenza solare, non sia ipocrita. Il suo ragionamento poi non sta in piedi: anche il suo ipotetico vicino di casa potrebbe pensare che lei si prepara ad ucciderlo e venire da lei a "difendersi" ammazzandola. Sarebbe lo stesso un omicidio, no? Speriamo solo che questo crimine non scateni una guerra o provochi attentati per vendetta. E quindi altri morti. E che Trump, democraticamente spazzato via dal suo popolo, si levi finalmente dai piedi. E magari presto anche Netanyahu.
Guido Eltbogen
Gentile Guido Aaron,
mi fa piacere leggere il suo nome. Le rispondo anche se in genere evito di fare botta e risposta sullo stesso argomento. Israele sopravvive proprio grazie alla propria autodifesa e alla grande capacità di saper prevenire le mosse del nemico. Nel 1967 questa strategia ha salvato il paese dalla distruzione. Nel 1973 abbiamo esitato ed è andata come lei certamente saprà, il nemico è entrato da sud, da nord e da est, alla fine abbiamo vinto con il coraggio della disperazione ma quell'esitazione, che ha portato alle dimissioni di Golda Meir, poteva esserci fatale. Il signor Fakhrizadeh non era un semplice fisico, era stato nella Guardia della Rivoluzione, era un pasdaran, lavorava per poter arrivare alla distruzione di Israele che odiava come i suoi padroni ayatollah. La sua morte forse allontanerà da Israele lo spauracchio iraniano per un periodo speriamo lungo. Lei parla di morte ma le assicuro che non è piacevole sapere che in una piazza di Teheran hanno montato un enorme orologio che scandisce i minuti e le ore che separano Israele dalla distruzione né è piacevole sentire Khamenei rivolgersi a Israele come "cancro dell'umanità che deve essere estirpato ". Mi spiace darle la ferale notizia ma la morte del signor fisico mi ha lasciato del tutto indifferente con una punta di soddisfazione.