Malesia, ritratto di un dittatore
Analisi di Manfred Gerstenfeld
(traduzione di Yehudit Weisz)
Mohamad Mahathir
“Gli ebrei sono i primi ma non gli ultimi”. Questa è un'espressione piuttosto comune, usata per avvertire le società in generale che anche loro diventano vulnerabili, se c'è un’istigazione all’odio o aggressione contro gli ebrei. Tale affermazione è di natura molto generica, pertanto è opportuno fornire di volta in volta esempi concreti. Mohamad Mahathir è un potente estremista antisemita. È stato Primo Ministro della Malesia dal 1981 al 2003 e di nuovo dal febbraio del 2018 al marzo del 2020. Molta pubblicità è stata data alla sua reazione ai recenti attentati terroristici musulmani in Francia, quello del 16 ottobre scorso in cui un musulmano ceceno aveva decapitato un insegnante francese, e pochi giorni dopo quello di un assassino musulmano tunisino che aveva ucciso tre persone in una chiesa di Nizza. Mahathir aveva allora scritto nel suo blog: “I musulmani hanno il diritto di arrabbiarsi e di uccidere milioni di francesi per i massacri del passato”.
Un esempio di odio contro Israele
Sia Twitter che Facebook hanno rimosso i post contenenti questa osservazione in quanto esaltava la violenza. Mahathir ha affermato che il testo era stato citato fuori contesto e ha rilasciato un'ulteriore dichiarazione: “Sono davvero disgustato dai tentativi di travisare ed estrapolare dal contesto ciò che ho scritto sul mio blog”. Ha detto che i suoi detrattori non sono riusciti a leggere il suo post per intero, in particolare la frase successiva, che dichiarava: “Ma in linea di massima i musulmani non hanno applicato la legge ‘occhio per occhio’. I musulmani no. I francesi non dovrebbero. I francesi dovrebbero piuttosto insegnare alla loro gente a rispettare i sentimenti degli altri”. L'affermazione pro “diritto di uccidere” di Mahathir si adatta a un problema che i commentatori di solito non osano menzionare, anche se lo capiscono. Sebbene la grande maggioranza dei musulmani non sia violenta e non sia d'accordo con la violenza in nome della propria religione, anche l'Islam lascia spazio nei suoi ranghi per posizioni estremamente criminali. Detto in modo semplicistico, apparentemente non c'è niente nell'Islam che assomigli ai Dieci Comandamenti. Ciò giustifica posizioni e dichiarazioni come quella di Mahathir nel quadro della sua religione / ideologia, così come gli appelli dei leader iraniani ad un genocidio vero e proprio. Tutto questo è lontano dalle visioni del mondo del cristianesimo e dell’ebraismo. Ha anche permesso lo sviluppo di molte organizzazioni terroristiche entro i confini dell'Islam. Le tre principali organizzazioni terroristiche nel mondo nel 2019 erano tutte musulmane: ISIS, Al Qaeda e Boko Haram. Ci sono anche imam che occasionalmente promuovono l'omicidio. Anche alcune Fatwa - sentenze religiose - richiedono un vero e proprio omicidio. Una delle più note è stata quella dell'ayatollah Khomeini contro lo scrittore Salman Rushdie nel 1989. Queste tendenze omicide possono occasionalmente trovarsi anche tra dei ragazzini. Un insegnante di francese della Scuola Media Pierre Mendes France nella città di Saumur aveva rimproverato un bambino di undici anni perché non stava attento. Il bambino ha così reagito: “Verrà mio padre e ti decapiterà”. Funzionari stranieri hanno riferito che durante le discussioni con alti funzionari malesi, hanno spesso sentito commenti odiosi su Israele, totalmente avulsi dall'argomento della conversazione. Mahathir ha un vero primato di attacchi verbali antisemiti, anche se non hanno mai avuto conseguenze omicide come il recente attacco in Francia. Nel 1986, in una riunione del Movimento dei Non Allineati, Mahathir disse: "L'espulsione degli ebrei dalla Terra Santa 2000 anni fa e l'oppressione nazista degli ebrei non hanno insegnato loro nulla. Semmai ha trasformato gli ebrei negli stessi mostri che loro condannano così categoricamente nel loro materiale di propaganda. Sono stati allievi del compianto dottor Goebbels.” La sua istigazione antiebraica più nota e meglio ricordata si è svolta al decimo vertice dell'Organizzazione della Conferenza Islamica (OIC) nel 2003. Erano presenti i leader di 57 Paesi. Mahathir ha descritto le relazioni tra musulmani ed ebrei come uno scontro frontale a livello mondiale, offrendo alcuni nuovi esempi di “cospirazione ebraica.” Le sue parole sono state ampiamente applaudite dagli astanti. Il Washington Post ha così commentato la standing ovation ricevuta da Mahathir all'OIC: “La cricca di Mahathir comprendeva il Principe ereditario dell'Arabia Saudita Abdullah, il Presidente pakistano Pervez Musharraf, il ‘nostro ragazzo’ in Afghanistan, Hamid Karzai, e persino il russo Vladimir Putin, che rappresentava la grande minoranza musulmana del suo Paese.”
Quando un gran numero di Paesi europei ha criticato Mahathir, nessun leader di un Paese musulmano prese le distanze dal suo discorso. Nel 2018, Mahathir ha parlato alle Nazioni Unite. Di Israele ha detto: “Il mondo non prende posizione nemmeno quando Israele infrange le leggi internazionali, sequestrando navi che trasportano medicine, cibo e materiali da costruzione in acque internazionali. I palestinesi hanno lanciato razzi inefficaci, che non hanno ferito nessuno. Massicce rappresaglie sono state organizzate da Israele, razzi e bombardamenti di ospedali, scuole e altri edifici, che hanno ucciso civili innocenti tra cui scolari e pazienti ospedalieri. E altro ancora.” Ha detto anche “Il mondo premia Israele, provocando deliberatamente la Palestina con il riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele.” Nel suo discorso del 2019 alle Nazioni Unite ha variato le sue argomentazioni dicendo, tra le altre cose, che Israele era all'origine del terrorismo, facendo la falsa affermazione, secondo cui il 90% della sua popolazione araba era stata (totalmente] espulsa: “Il primo atto progettato dai Paesi occidentali è stato la creazione dello Stato di Israele, sequestrando la terra palestinese ed espellendo il 90% della sua popolazione araba. Da allora sono state combattute guerre in molti Paesi, molte legate alla creazione di Israele. E ora abbiamo il terrorismo che prima non c'era o almeno non a questo livello. …. A causa della creazione di Israele, ora c'è inimicizia verso i musulmani e l'Islam. I musulmani sono accusati di terrorismo anche se non hanno fatto nulla.” Ha anche aggiunto che la Malaysia accetta lo Stato di Israele come un fatto compiuto. Nel 2018, quando il governo del liberale australiano Scott Morrison stava valutando se spostare l'ambasciata del proprio Paese in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme, Mahathir dichiarò di aver detto al Primo Ministro australiano che unirsi alla causa del terrorismo non sarebbe stato utile. Il tesoriere del partito, Josh Frydenberg, ha menzionato l'antisemitismo di Mahathir. Ha detto che il Primo Ministro malese aveva definito gli ebrei “gente dal naso adunco” e aveva messo in dubbio il numero di ebrei uccisi nella Shoah.
Mahathir ha anche vietato la proiezione in Malesia del film ‘Schindler's List’. In molti luoghi in cui ha parlato, Mahathir ha attaccato Israele. Alcuni esempi: nel 2019 è stato ospitato dall’Associazione studentesca dell'Università di Cambridge, dove disse: “Ho degli amici ebrei, degli ottimi amici. Non sono come gli altri ebrei, ecco perché sono miei amici.” Per chi ha familiarità con la storia dell'antisemitismo, l'osservazione che non si è antisemiti dal momento che si hanno amici ebrei, è spesso un'indicazione indiretta che si è antisemiti. Nel 2019, Mahathir ha anche parlato al World Leader's Forum della Columbia University. Ha difeso le sue precedenti dichiarazioni antisemite e ha messo in dubbio il numero di ebrei uccisi durante la Shoah. Ha detto: “Sto esercitando il mio diritto alla libertà di parola. Perché non posso dire qualcosa contro gli ebrei, quando molte persone dicono cose brutte su di me, sulla Malesia, e io non ho protestato, non ho fatto dimostrazioni?” In risposta a una domanda di una studentessa che si era identificata come membro di un gruppo pro-Israele del campus, Mahathir ha negato di mettere in dubbio quanti ebrei siano stati vittime della Shoah. ma poi ha continuato a farlo. All’Associazione studentesca di Oxford all'inizio del 2019 ha detto: “Parliamo di libertà di parola, eppure non si può dire nulla contro Israele, contro gli ebrei. Perché è così?” Notare che gli esempi precedenti sono solo una piccola selezione. In un'intervista alla BBC Hard Talk, Mahathir ha detto: “Ad essere sinceri, il problema in Medio Oriente è iniziato con la creazione di Israele. Questa è la verità. Ma io non posso dirlo.” Se ci fosse una rigorosa classifica degli antisemiti nel mondo, Mahathir si collocherebbe vicino al vertice. Tuttavia la sua recente istigazione contro gli ebrei e Israele è stata superata persino dal suo odio per l'Occidente.
Manfred Gerstenfeld è stato insignito del “Lifetime Achievement Award” dal Journal for the Study of Antisemitism, e dall’ International Leadership Award dal Simon Wiesenthal Center. Ha diretto per 12 anni il Jerusalem Center for Public Affairs.
Le sue analisi escono in italiano in esclusiva su IC