Testata: La Repubblica Data: 20 agosto 2002 Pagina: 1 Autore: Bernardo Valli Titolo: «Un terrorista "tradizionale"»
Nell'articolo di fondo della Repubblica Bernardo Valli presenta Sabri al-Banna, meglio conosciuto come Abu Nidal, il terrorista che firmò, tra le altre, la strage di Fiumicino del 1985 e l'attentato alla sinagoga di Roma nel 1982. Anche se la famiglia nega, sembra che il terrorista sia stato trovato ucciso in una casa di Baghdad.Ora che uno dei più terribili terroristi della storia è scomparso, Bernardo Valli lo descrive quasi come un eroe, come una delle tante spie scaltre e coraggiose dei libri di spionaggio di Le Carrè. Ma, elemento ancor più grave, lo presenta come l'altra faccia di Israele; fin dall'inizio infatti rievoca L'Irgun ed il gruppo "Stern" paragonando le loro azioni a quelle di Abu Nidal: "E' naturale pensare agli antenati del terrorismo partendo dagli anarchici violenti. E senza andare troppo lontano geograficamente evocare il "Gruppo Stern", formato da militanti sionisti di destra, specializzato nel terrore individuale, al quale furono aggiudicati non pochi attentati contro gli inglesi, ai tempi del protettorato britannico sulla Palestina." E poi una lunga lista degli attentati compiuti da gruppi ebraici..E ancora: "L'Agenzia ebraica (lo stato ebraico non ancora nato) condannò con fermezza quell'atto di terrorismo. Ma questo non impedì, anni dopo, che esponenti di rilievo del "Gruppo Stern" e dell'Irgun diventassero primi ministri d'Israele. Tutto vero,solo che i combattenti d'Israele uccidevano gli inglesi o i terroristi per liberare la Palestina dal protettorato inglese e dalla violenza araba. Non ammazzavano civili innocenti. Sebbene gli atti di terrorismo vadano sempre condannati in qualsiasi circostanza non è possibile confrontare gli atti di Abu Nidal e del suo gruppo con quello dei gruppi ebraici che combattevano per la creazione di un loro stato. L'Irgun, non ha colpito mai di proposito bambini o innocenti come fece per esempio il terrorista palestinese tirando una bomba davanti alla sinagoga di Roma proprio durante il giorno di Shavuot in cui la sinagoga è piena di bambini,nè ha mai avuto l'idea di dirottare aerei e farli atterrare sui grattacieli di Baghdad o su qualsiasi altra città araba come invece Abu Nidal aveva intenzione di fare durante l'attacco a Fiumicino. La differenza non è poca. "Perchè risalire a tanto lontano nel tempo?" E'quello che ci chiediamo anche noi ma la risposta è ovvia: per presentare Abu Nidal come nien'altro che l'altra faccia di Israele. "E' proprio necessario rievocare il vecchio terrorismo, compreso quello isreliano" Solo quello israeliano e non quello palestinese. "Mentre la cronaca rispolvera le imprese assassine di Abu Nidal? Non assomiglia ad una provocazione?" E' solo una provocazione, come si vede dalla frase successiva: "La mia intenzione non è certo quella di far apparire banali i suoi delitti diluendoli in una tradizione senza frontiere, che coinvolge persino alcune correnti sioniste. L'intento è di sottolineare il grande salto compiuto dal terrorismo." Sembra invece che la sua intenzione sia proprio questa, portare il lettore ad un paragone: Abu Nidal-Israele e ad una conseguente comprensione-ammirazione del terrorista.Ma Valli non si ferma e continua il suo articolo parlando della trasformazione del terrorismo con l'11 settembre, della nascita dei kamikaze- suicidi.Portando l'estrema povertà a difesa dei kamikaze palestinesi afferma: "I palestinesi conoscono una crescita demografica dirompente. I giovani invadono le strade sgangherate di Gaza, di Ramallah, di Ebron, di Nablus. Questa è la grande superiorità della Palestina su Israele. Ed è una superiorità che, proiettata nel tempo è destinata a rovesciare il rapporto di forza, tra l'efficiente stato di Israele e quella scheggia di Terzo Mondo che è la Palestina non ancora disegnata. "Efficiente stato di Israele" - "Scheggia di terzo mondo": intelligente e subdola maniera di portare le simpatie di un lettore poco esperto di storia mediorientale dalla "povera ed indifesa" parte palestinese. "Ma già nel presente la Palestina ha scoperto d'avere un'inesauribile riserva di strumenti di guerra: vale a dire di vite umane da sacrificare. Scavando nella sua popolata miseria ha costruito una potenza militare. Le vite umane sono diventate un inesauribile arsenale di bombe sofisticate" Come si fa a non vedere la tutt'altro che malcelata ammirazione di Valli ?E termina dicendo: "Col tempo la disperazione ha sostituito il terrorismo classico e fanatico del vecchio Abu Nidal con l'altrettanto fanatico terrorismo suicida. Non è giunto il momento di curare la disperazione che ne è all'origine? Non è questo l'unico modo per estirpare il terrorismo, sempre più sciaguarato e sempre più efficace?" E perchè allora Valli, se crede che tutto derivi dalla povertà, non si chiede perchè il governo corrotto di Arafat, che ha portato il suo popolo alla fame, non venga sostituito? Gli esempi di corruzione e di appropriazione di miliardi di dollari riempiono le cronache dei quotidiani. Anche arabi.Sono queste le domande da porsi;e non cercare di affermare che Abu Nidal non è che l'altra faccia di Israele. Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare le proprie opinioni alla redazione de La Repubblica. Cliccando sul link sottostante si aprirà un'e-mail pronta per essere compilata e spedita.