Testata: La Stampa Data: 14 agosto 2002 Pagina: 8 Autore: Aldo Baquis Titolo: «Israele, la Corte Suprema blocca le deportazioni»
Ancora una volta La Stampa, descrivendo l'espulsione di tre familiari di terroristi dalla Cisgiordania a Gaza, utilizza, nel titolo, la parola "deportazione".
La Stampa è ormai rimasto l'unico quotidiano a non capire che la traduzione dall'inglese di "deportation" non è "deportazione" ma "espulsione".
Quando si deporta, come per esempio fecero i nazisti con gli ebrei durante la seconda guerra mondiale, i prigionieri venivano portati in uno stato straniero ; espellere i tre palestinesi dalla Cisgiordania a Gaza non è quindi una "deportazione", essendo Gaza sotto l'autorità palestinese.
Non si può deportare nello stesso paese, è così difficile da capire? > Un dubbio però si insinua : la parola "deportazione" ha sicuramente una connotazione peggiore della parola "espulsione" e porta con sè il terribile ricordo della Shoàh; è solo un errore di traduzione o la redazione esteri della Stampa vuole far apparire l'espulsione dei parenti dei kamikaze dalla Cisgiordania (parenti poi, ricordiamolo che hanno aiutato il fratello terrorista) un atto molto peggiore di quanto non sia veramente? Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare un'e-mail alla redazione de La Stampa spiegando il vero significato della parola "deportazione" e chiedendo che venga usato il termine approppriato, come ormai fanno gli altri quotidiani. Cliccando sul link sottostante si aprirà un'e-mail già pronta per essere compilata e spedita.