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La Stampa Rassegna Stampa
14.08.2002 Bambini si e Bambini no


Testata: La Stampa
Data: 14 agosto 2002
Pagina: 8
Autore: Mouna Naim
Titolo: «I bimbi palestinesi come quelli del Ciad»
In quest'articolo la giornalista descrive un'indagine svolta da varie associazioni, tra cui Care International, sulle conseguenze dell'isolamento dei territori palestinesi.
Senza fare neanche un accenno alle motivazioni che stanno dietro questo isolamento la giornalista scrive:

"In Cisgiordania e nella striscia di Gaza i bambini e le donne in età feconda soffrono di carenze alimentari molto gravi, dovute essenzialmente al quasi totale isolamento imposto da Israele a questi due territori palestinesi e all'impoverimento della popolazione"
L'isolamento imposto da Israele non è altro che una conseguenza dei continui attacchi dei kamikaze palestinesi,una necessità per la propria sopravvivenza, non è per pura malvagità, come Mouna Naim vuol far apparire
"Il 22,5% dei bambini al di sotto dei cinque anni soffre di malnutrizione in forma acuta o cronica. La situazione è particolarmente inquietante a Gaza che, con il 13,2% di bambini gravemente malnutriti, presenta un tasso paragonabile a quelli di paesi come la Nigeria e il Ciad".
La situazione nei territori palestinesi è sicuramente gravissima, ma perchè la situazione dei bambini isreliani, magari di quelli feriti durante un attentato non è mai presa in considerazione dalla Stampa tranne che nei servizi di Fiamma Nirenstein? Perchè non si descrivono le realtà di tutti e due questi paesi in guerra e non solo la realtà di una delle due parti?.

Inoltre è ormai più che noto che i bimbi palestinesi vengono educati alla violenza e all'odio anti ebraico/israeliano e spinti a diventare terroristi suicidi; se la loro vita è davvero così importante perchè questa terribile campagna non viene fermata? Se così non accade cosa importa allora la malnutrizione o l' anemia, tanto il destino che gli viene imposto non è certo quello di una vita lunga e felice.

"Le persone interrogate hanno indicato che a Gaza tale scarsità è dovuta in primo luogo alla chiusura delle frontiere con l'Egitto e con Israele"
Ancora una volta la colpa è quasi esclusiavemte di Israele. E tutti gli altri paesi arabi che da sempre si dichiarano difensori dello Stato Palestinese? Dove sono i loro aiuti economici ? Inesistenti.
"mentre in Cisgiordania l'attribuiscono alla combinazione di più fattori come posti di blocco, coprifuoco, sbarramenti e conflitti a fuoco".
E ancora si sottolinea la totale, unica ed incontrastata colpevolezza di Israele..
"Più della metà della popolazione palestinese ha dovuto ridurre i suoi consumi. I motivi principali addotti sono la mancanza di soldi e i coprifuoco che impediscono alla gente di uscire di casa".
I coprifuoco sono una misura necessaria per limitare l'attività dei kamikaze, è veramente possibile che la giornalista non se ne renda conto?


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