Il prezzo della sottomissione Commento di Deborah Fait
Testata: Informazione Corretta Data: 04 novembre 2020 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «Il prezzo della sottomissione»
Il prezzo della sottomissione Commento di Deborah Fait
E' molto triste vedere come l'Europa sia incapace di reagire al terrorismo islamico e quanto ne sia sottomessa. Negli anni 70 e 80 del secolo scorso l'Europa è stata insanguinata dal terrorismo palestinese di Arafat e Abu Nidal. Arafat, anziché essere arrestato per strage, veniva portato in trionfo, accolto con tutti gli onori dai Governi europei e dal Papa in Vaticano, tutti totalmente sottomessi alla sua malvagità. Abu Nidal, dopo l'assalto all'Achille Lauro e l'assassinio dell'ebreo americano Leon Klinghofer, veniva fatto fuggire, grazie all'intervento di Craxi, per evitarne l'arresto. Dopo un periodo di anni in cui i terroristi palestinesi si dedicarono ad ammazzare gli israeliani facendo esplodere bombe, sia umane che no, in mezzo alla popolazione civile, ecco che, nel 2004, l'islam fece il suo diabolico ritorno in Europa riuscendo ad ammazzare, fino ad oggi, quasi duemila persone innocenti. E che fa l'Europa? Abbozza e tace, qualche messaggio di solidarietà, qualche finta lacrimuccia e nulla più. Purtroppo c'è sempre qualcuno che, dopo 20 anni di terrore, ha la faccia di bronzo di parlare in difesa dell'islam, di giustificare… perché siamo cattolici e dobbiamo perdonare e accogliere…Dopo la decapitazione di Samuel Paty, dopo gli sgozzamenti di Nizza, e, ieri, dopo l'attacco a Vienna ho sentito questa mattina Klaus Davi a canale 5 dire che non tutti i musulmani sono terroristi, che la maggior parte sono brave persone e che l'Italia si salverà grazie al lavoro e alle tasse dei migranti.
Fiamma Nirenstein
Nicola Porro
Alle parole di dissenso del sempre bravissimo Daniele Capezzone che chiedeva ai "musulmani cosiddetti moderati" di dimostrare finalmente la propria indignazione, Davi ha avuto il coraggio di dire "Ci sono state, ci sono state". Dove, di grazia? Nessuno le ha viste o sentite ma, se si ritiene sufficiente ricevere un paio di ipocriti e fasulli messaggi di finto cordoglio, posso affermare che la mia rabbia e il mio dolore per le povere vittime non sono inferiori al mio disgusto per le reazioni ottuse, stupide, incomprensibili di chi, per mestiere, influenza l'opinione pubblica. Vienna è stata colpita perché cuore dell'Europa, non in quanto capitale austriaca, ma come centralità di un paese neutrale, di un'Europa neutrale. Mandare sei terroristi a sparare per le strade, tentare un ennesimo attacco alla sinagoga, colpita già tre volte, 1979- 1981-1985 da terroristi palestinesi armati con chili di tritolo, significa mandare un messaggio " non ci interessa più solo la Francia e la sua blasfemia, siamo in mezzo a voi, siamo dentro l'Europa, siamo i vostri padroni e possiamo colpire quando e dove vogliamo" Questo è il messaggio terrificante che i bravi, buoni e inetti governi europei non sono in grado di cogliere. Quando la smetteranno di insultare l'intelligenza umana e capiranno che l'islam è terrorismo, che l'islam moderato non esiste perché chi segue il Corano (la maggior parte dei musulmani) non può essere moderato, allora potranno incominciare a difendersi dai figli di Satana. Chi tace acconsente, questa è sempre una grande verità. Ma quando apriranno gli occhi? Quando capiranno che l'Europa è diventata islamica, che molti governi applicano già la Sharia? La verità è tristissima e non appena uno si ribella come ha fatto Macron dopo l'orrore nel suo paese, ecco che arriva la filosofa Donatella Di Cesare a condannare e a giudicare le parole indignate e addolorate del presidente francese come "etno-nazionalistiche". La ciliegina sulla torta della Di Cesare è ribadire che chi usa il termine islamo-fascismo sbaglia perché criminalizzare un'intera religione non può essere attribuito ai radicalizzati. E a chi allora? L'ho già detto che non sopporto i filosofi? Credo di sì, almeno un centinaio di volte. In questi giorni, per aggiungere schifo al dolore, i moderati islamici hanno minacciato di morte due giornalisti del Giornale di Alessandro Sallusti: Fiamma Nirenstein e Nicola Porro.
Davide Piccardo, direttore del quotidiano web "La Luce" e coordinatore delle associazioni islamiche di Milano, figlio di Hamza Piccardo, uno dei capi dell'UCOII, legato alla Fratellanza musulmana che significa terrorismo, dopo aver accusato i due giornalisti di islamofobia, chiede ai suoi lettori di " -attivarsi- per contrastare la -disinformazione-dei due" Cosa significa attivarsi per un musulmano? Significa vendicarsi. E come si vendica un musulmano? A questo punto mi sarei aspettata che il direttore Sallusti, saltellante da un talk show a un altro per dire poco e niente, si alzasse in piedi per difendere i suoi due giornalisti dalle vili minacce di Piccardo. La reazione del direttore è stata il silenzio e questo mi indigna e mi delude. http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=24&sez=120&id=79889
Esprimendo tutta la mia affettuosa solidarietà a Fiamma Nirenstein e Nicola Porro, invito chi mi legge di scrivere al Giornale per pretendere la difesa dei suoi coraggiosi giornalisti protestando contro chi li minaccia. Ecco il link: segreteria@ilgiornale.it
Deborah Fait "Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"