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Il Foglio Rassegna Stampa
31.10.2020 Elisabeth Lévy: 'Vi racconto l'islamizzazione della Francia'
La intervista Giulio Meotti

Testata: Il Foglio
Data: 31 ottobre 2020
Pagina: 1
Autore: Giulio Meotti
Titolo: «'Siamo stanchi di porgere l'altra guancia'. Parla Elisabeth Lévy: 'Gli islamisti vogliono l'islamizzazione della Francia'»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 31/10/2020, a pag.1, con il titolo " 'Siamo stanchi di porgere l'altra guancia'. Parla Elisabeth Lévy: 'Gli islamisti vogliono l'islamizzazione della Francia' " l'intervista di Giulio Meotti.

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Giulio Meotti

Elisabeth Lévy: mes heures les plus sombres - Causeur
Elisabeth Lévy

"Ci sono due problemi in Francia: il terrorismo islamico e quello che ne emerge dietro". Elisabeth Levy, intellettuale e direttrice del giornale francese controcorrente Causeur, parlando con il Foglio dice che ad angosciarla di più non sono gli attacchi terroristici. "Ci sono un centinaio di persone che vogliono uccidere `infedeli' in Francia, le persone hanno chiaramente paura. C'è paura di parlare, un mio amico è stato minacciato di morte per aver criticato l'islam. Ma più di questo è la scoperta di cosa c'è dietro al terrorismo. Molti francesi sentono che non c'è più un confine certo fra l'islam e l'islamismo, che quel confine è diventato poroso. Scopriamo che un terzo della popolazione islamica francese, come ci dicono tutte le ricerche, è islamista. Abbiamo un serio problema con la fascinazione islamista che è riuscita a conquistare metà della popolazione giovanile. Non amano la nostra storia, la nostra laicità, la nostra cultura. Vivono in un altro mondo. Per anni tutti dicevano che c'erano due islam. Ora sappiamo che non è proprio così". In Italia è stato un gran commentare che voi francesi un po' ve la siete cercata e che i musulmani hanno il diritto di sentirsi offesi dalle vignette. "Se i musulmani sono offesi dalla libertà di espressione, la porta è aperta, possono andarsene anche domani. Il punto non è offendere, ma essere liberi. Devi accettare che qualcuno possa ridere di quello in cui credi. Mio padre è un ebreo religioso, non gli piacciono queste cose, ma la libertà è qualcosa con cui dobbiamo imparare a viverci". Cosa vogliono gli islamisti? "Conformare tutti i musulmani che vivono nelle periferie. Vogliono l'islamizzazione della Francia. Molti di loro forse si accontentano di un modello all'inglese, dove la sharia è legalmente usata nelle questioni civili. E poi vogliono chiudere la bocca ai non musulmani. Molti di loro stanno forse capendo che devono accettare di vivere in una società dove esistono le vignette perché molti sono morti per quelle vignette. Il New York Times si rifiutò di pubblicare le vignette. Per me fu uno choc. Smettiamo di essere noi stessi per compiacere gli islamisti? La vignetta è solo un simbolo della nostra libertà". E' anche quello che è emerso dall'affaire Samuel Paty. "E' stato ucciso da una comunità" continua al Foglio Elisabeth Levy. "I genitori che lo hanno attaccato non erano terroristi islamici, ma semplici musulmani. Questa gente non condivide i nostri valori e la nostra visione della vita. Il terrorismo fa paura. Si decapitano le persone in chiesa. Fa impressione. Ma non vedo migliaia di francesi in grado di fare questo. Il nostro antiterrorismo può gestire la minaccia. Il problema è una grande popolazione dove queste persone possono crescere. In questi anni, dall'attacco di Charlie Hebdo, tutti hanno capito che c'era un problema. Per altri, a sinistra, è una grande sorpresa! `Oh, esiste questa realtà parallela'. Oggi un po' è cambiato. Ma se non vuoi vedere, puoi rimanere cieco. Le persone hanno paura di essere accusate di islamofobia'. Elisabeth Badinter ha detto di non aver paura di essere tacciata di islamofobia. Ma tanti hanno paura di essere accusati di razzismo. Ieri, prima di andare in tv, ho dovuto calmarmi perché avrei potuto dire cose brutte. Siamo davvero stanchi di questa situazione". "I cattolici si sveglino" Ospite di CNews, tre giorni fa Levy ha affermato che il velo integrale è uno strumento dell'islam politico e ha esortato le donne musulmane di Francia a toglierselo per un giorno dopo il caso Samuel Paty. "Dato che molti musulmani, e credo di si, ci dicono 'vogliamo vivere nella comunità nazionale, siamo francesi come gli altri', sono sorpresa che nessuna donna musulmana abbia detto: `Oggi, in onore di Samuel Paty, perché il mio velo è anche l'uniforme dei nemici della Francia, me lo tolgo". Che fare adesso? "Prima cosa da fare: non lasciare entrare i terroristi. Certo, molti sono francesi, ma abbiamo già abbastanza a che fare con loro. L'assassino di Nizza era un tunisino senza documenti. E' arrivato in Francia con l'aiuto di associazioni dal cuore grande. Il discorso di una certa sinistra sulla `Fortezza Europa' ci sta aiutando a disarmarci. Macron lo sa che deve rivedere la politica dell'immigrazione. Non so se ci riuscirà, ma ci proverà. Tutti i sondaggi dicono che i francesi al 70 per cento sanno che ci sono troppi immigrati. Anche a sinistra molti lo pensano. Lo stesso vale per i discorsi del Papa, che ci chiama ad aprire le nostre frontiere e il nostro cuore. Il Papa ci dice sempre di essere aperti, forse i cattolici hanno paura dell'islam. Si sveglino, è in corso anche una guerra contro la cristianità, non soltanto contro la Francia. Nel 2016 arrestarono una cellula terroristica che voleva distruggere le chiese di Villejuif. I cattolici sono attaccati perché sono cristiani e perché sono francesi. I francesi sono stufi di porgere l'altra guancia. Dobbiamo riservare il diritto di asilo a chi ne ha diritto. Infine, vorrei citare Thomas Mann: `Il pensiero dell'Europa è strettamente legato all'idea umanista. Ma l'Europa esisterà solo se l'umanesimo scoprirà la propria virilità. La libertà non dovrebbe essere un salvacondotto per coloro che cercano di distruggerla'. L'umanesimo deve proteggere se stesso. Siamo stanchi di questo umanitarismo che ci ha portato al disarmo". Non è facile vedere positivo. "Io sono ebrea ma sono francese e voglio restare qui, è il mio paese, non voglio lasciarlo a questa gente. Ma sono molto pessimista. Per la prima volta i francesi nella loro testa parlano di guerra civile. Elisabeth Badinter all'Express ha appena detto che il pacifismo non è più percorribile. Ci deve pensare lo stato ed essere forte. Ma oggi è debole. Siamo troppo buoni".

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