Italia Israele, cresce la cooperazione Commento di Sharon Nizza
Testata: La Repubblica Data: 30 ottobre 2020 Pagina: 29 Autore: Sharon Nizza Titolo: «Dai vaccini all’energia, accordi tra Italia e Israele. Snam guarda al mercato»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 30/10/2020, a pag. 29, con il titolo "Dai vaccini all’energia, accordi tra Italia e Israele. Snam guarda al mercato", l'analisi di Sharon Nizza.
Sharon Nizza
«Sono molto contento che le imprese italiane possano fare un altro passo verso quella che era la Start up Nation e diventa sempre di più una Scale up Nation». Così Luigi Di Maio, alla sua prima visita in veste di ministro degli Esteri in Israele, ha commentato la firma, avvenuta ieri insieme all’omologo Gabi Ashkenazi, di un nuovo protocollo di cooperazione in ambito culturale e scientifico, in vigore per i prossimi tre anni. Nel corso della due giorni con agenda fittissima, Di Maio ha avuto un faccia a faccia anche con il premier Benjamin Netanyahu. La cooperazione scientifica, economica e soprattutto energetica ha avuto ampio spazio negli incontri. Una sinergia che, secondo il ministro, diventa essenziale anche nel contesto della pandemia globale. Netanyahu, nella conferenza stampa di aggiornamento sulle graduali aperture avviate dopo cinque settimane di nuovo lockdown, ha citato l’incontro con Di Maio e la telefonata con il premier Conte, evidenziando la cooperazione in corso nel contrasto al Covid. Quest’estate, l’Istituto biologico israeliano – che proprio in questi giorni ha avviato la fase di sperimentazione umana del vaccino “Made in Israel” – ha firmato un’intesa con l’Ospedale Careggi di Firenze e l’Ente Toscana Life Science per lo sviluppo e la clonazione di anticorpi che potrebbero fornire una cura al virus. Di grande rilevanza il dossier energetico: nel contesto della visita del ministro, Snam ha siglato tre accordi con aziende israeliane nel settore della mobilità sostenibile. L’intesa con la start up H2PRO riguarda lo sviluppo di nuove tecnologie per accrescere l’immissione di idrogeno verde nei gasdotti. Con Dan, una delle maggiori compagnie di trasporto pubblico del Paese, e Delek, il principale gruppo israeliano nel settore degli idrocarburi, l’accordo riguarda la conversione in corso della flotta autobus da diesel a metano liquido. «Si tratta di partnership che ci permettono di affacciarci in un nuovo mercato - ha commentato l’amministratore delegato di Snam Marco Alverà - e di accrescere il nostro know-how in uno dei contesti più innovativi al mondo». Nei colloqui istituzionali, un focus particolare è stato dedicato al progetto israelo-greco-cipriota del gasdotto East-Med, in cui si cerca il coinvolgimento italiano. Il ministro ha detto di aver ribadito che si tratta di «un progetto a cui guardare, nell’ambito della strategia della differenziazione dell’offerta energetica ». Ha sottolineato anche l’importanza del neonato Forum del gas del Mediterraneo orientale, di cui Italia e Israele sono co-fondatori, nello sviluppo del mercato del gas naturale liquefatto. Dal 2002, anno di entrata in vigore dell’accordo bilaterale scientifico-tecnologico tra i due Paesi, sono nati quindici laboratori congiunti e sono stati avviati oltre duecento progetti di ricerca scientifica e industriale.
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