Perfino i capi terroristi ricevono assistenza sanitaria in Israele 23/10/2020
Gent.ma Sig.ra Fait Leggo sempre con piacere tutti i suoi articoli e aspettavo un suo commento sul ricovero del famigerato Erkat,numero due del OLP ,nel miglior ospedale israeliano ,perche affetto da Covid-19. Ricordiamo bene chi e' costui :sostenitore del assassino di Gandi, sostenitore del rito pasquale dove gli ebrei userebbero sangue di bambini non ebrei per preparare il pane azimo,e l'ultima incolpare Israele e gli ebrei della diffusione volontaria del coronavirus ! Mi domando cosa ne pensa il contribuente israeliano che paga le spese sanitarie del recente "Aman"multimilionario? Se ci fosse un premio Nobel per la mancanza di dignità Israele lo riceverebbe! Immagino che se costui venisse a mancare si dichiarerebbe lutto nazionale ... cordiali saluti
Ilan
Gentile Ilan,
Non esageriamo! Israele da sempre cura chiunque ne abbia bisogno, amico o nemico, non ha importanza. Da anni Israele cura i bambini palestinesi, sono stati ospitati negli ospedali israeliani Ismail Haniyeh, capo di Hamas, la moglie di Abu Mazen e al confine con la Siria Israele ha allestito vari ospedali da campo per curare siriani feriti e salvando migliaia di bambini dalla guerra. Curare senza farsi domande se il malato sia un nemico fa anche parte dell'etica della medicina e della storia ebraica. Questo non significa che amiamo i nostri nemici ma che amiamo la nostra buona coscienza. Le posso assicurare che In Israele nessuno ha mai protestato per questo. Io farei un'altra domanda: come mai i palestinesi, con tutti i miliardi ricevuti dal mondo intero, non sono capaci di avere ospedali decenti nei territori dove vivono e medici capaci?