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Il Venerdì di Repubblica Rassegna Stampa
23.10.2020 Inghilterra, Labour: la svolta di Starmer dopo gli anni di Corbyn
Cronaca di Antonello Guerrera

Testata: Il Venerdì di Repubblica
Data: 23 ottobre 2020
Pagina: 24
Autore: Antonello Guerrera
Titolo: «Londra fa fatica a ricordare l'Olocausto»

Riprendiamo dal VENERDI' di REPUBBLICA di oggi, 23/10/2020, a pag.24, con il titolo "Londra fa fatica a ricordare l'Olocausto" la cronaca di Antonello Guerrera.

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Antonello Guerrera

A letter from Sir Keir Starmer: I'll keep listening and fighting ...

Keir Starmer

Per il nuovo leader laburista Sir Keir Starmer si tratta di un'opera «vitale», e sono parole forti dopo Jeremy Corbyn e le accuse di antisemitismo nel partito. Per Toby Simpson, direttore della Wiener Holocaust Library, è «un'occasione unica per onorare le vittime del nazismo». Ma secondo il rabbino Jonathan Romain, della sinagoga di Maidenhead, è un progetto controproducente: «'Matti quei soldi andrebbero spesi in istruzione, per educare le nuove generazioni contro l'antisemitismo. Non per un monumento». Il monumento della discordia è il progetto di un enorme memoriale dell'Olocausto di cui si discute da anni a Londra. Ma che, a differenza di Berlino e altre città, ancora non ha visto la luce. Tutto inizia nel 2013, quando l'allora premier conservatore David Cameron lancia il bando, cui partecipano i più grandi artisti e architetti: alla fine la spunta Sir David Adjaye, con il suo progetto da 100 milioni di sterline, ossia una maxi struttura metallica bronzea, quasi tagliata a fette (per i critici estetici «simile a un tostapane»), con un nucleo composto da un piccolo museo. Ma il municipio di Westminster, dove è prevista l'opera, si è subito ribellato, seguito dall'associazione Royal Parks, che ha fatto ricorso. Il memoriale, infatti, dovrebbe sorgere nei Victoria Tower Gardens, uno degli ultimissimi parchi del centro rimasti lungo il Tamigi, che così scomparirebbe. Inoltre, sorgerebbe di fianco al Parlamento di Westminster e alla Westminster Abbey, due patrimoni dell'umanità Unesco, oscurandone la vista. Ma la politica, in schieramento bipartisan, vuole completare il progetto a ogni costo, per dare un segnale forte contro l'antisemitismo. Oltre a Starmer, concordano il governo di Boris Johnson e gli ex premier Tony Blair e Theresa May. Difficile che i parlamentari si oppongano. Ma l'ultima parola, tra due-tre settimane, ce l'avrà il ministro degli Alloggi Robert Jenrick, che di recente ha ricevuto minacce antisemite per aver sostenuto il progetto. L'ultima obiezione è arrivata da Lord Carlile, parlamentare e avvocato di origine ebraica: «Un monumento del genere di fianco al Parlamento rischia di diventare un obiettivo dei terroristi».

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segreteria_venerdi@repubblica.it

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