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La Repubblica Rassegna Stampa
05.08.2002 La pace


Testata: La Repubblica
Data: 05 agosto 2002
Pagina: 1
Autore: Sandro Viola
Titolo: «Una forza di pace fra i due nemici»
Rieccolo, l'altro nostro eroe delle mezze condanne e delle proposte senza
senso. Spunta puntuale dietro un cumulo di innocenti massacrati da bombe
palestinesi, a proporci e pontificare sempre le stesse cose.
Si tratta di Sandro Viola, che su Repubblica del 5 agosto ripropone la forza
internazionale di pace. Certo, gli attentati sono tanti e sono sempre più
feroci, gli israeliani - i cittadini, che non sanno se rincaseranno dalllo
studio, dal bar, dal mercato - sono terrorizzati ed esasperati, e poi vedono
in tv che i palestinesi - i cittadini come loro, non gli assassini
mascherati - ballano cantano sparano e mangiano confetti per ogni autobus
saltato in aria.
Ma veramente è il susseguirsi di rappresaglie israeliane, come Viola scrive,
ad aumentare frequenza e ferocia degli attentati? Ma se "prima" delle
rappresaglie sono stati assassinati bambini e vecchi nelle feste familiari e
religiose, giovanissimi nelle discoteche, famigliole che mangiano la pizza!
Già dimenticati tutti? Viola, forse, noi no.
Viola non lesina eccessi: "...la deportazione dei parenti degli attentatori,
i missili aria-terra con cui si eliminano i dirigenti di Hamas (e a volte
otto o nove bambini che si trovano nelle vicinanze)..." ne sono un esempio.
Le "deportazioni" sono invii al domicilio coatto, come si usa anche in
Italia, perché salvo che Viola non sia di diverso avviso la zona di Gaza ,
dove si mandano a risiedere i parenti dei terroristi cisgiordani, è anch'
essa territorio dell' Autorità Palestinese; e gli "otto o nove bambini che
vengono "a volte" uccisi sono in realtà l' unico caso verificatosi, e
deprecato dal governo israeliano.
Già, i parenti degli attentatori, una decisione che strazia gli animi di
qualche nostro commentatore da poltrona. Ma se loro benedicono i figli e
magari li vestono loro stessi con le cinture esplosive, e se incassano l'
assegno di benemerenza dei vari Saddam, e se sono glorificati e venerati dai
concittadini, e se festeggiano in piazza per la morte per mano dei loro
figli e mariti e fratelli di tanti "nemici", non è che qualcuno possa per
caso considerarli conniventi e complici?
Andiamo avanti. "La rappresaglia fine a sé stessa, il colpo su colpo, l'
occhio per occhio (rieccola la citazione con spirito antisemita di un passo
della Bibbia....) non possono infatti sbrogliare la sanguinosa matassa....".
Citazione per citazione, Viola ritiene che un "porgi l' altra guancia"
porrebbe fine alla carneficina di israeliani? Ma se Jassin (legga il
Corriere!) afferma quel che tutti sanno, che cioé Hamas si fermerà solo
quando Israele non esisterà più!
Sharon dovrebbe far "intravvedere alla parte palestinese il compenso, i
vantaggi che trarrebbe da un arresto dell' ondata terroristica". Ma se l'
ondata terroristica è stata scatenata giusto come rifiuto di questi
vantaggi, la creazione di uno stato pelstinese con una parte di Gersualemme
come capitale, rifiuto storico di giusto due anni fa? Come fa Viola, se
vuole continuare ad apparire un analista serio, a giudicare "trattative
senza sbocco" quelle che tutti considerano un tentativo serio e concreto,
che Arafat respinse insensatamente nella ricerca di un "tutto o nulla"
figlio e padre della violenza?
Viola critica le proposte americane, per dimostrare che una proposta di pace
seria non esiste, ma dimentica di citare piani Mitchell e Tenet che Israele
aveva accettati, la proposta saudita che ancora non è stata elaborata più in
dettaglio, la messa a tacere di ogni voce di dissenso e di ogni ricerca
della pace in campo palestinese.
Abbiamo già chiesto in passato a Viola e ad altri, e chiediamo ancora a
Viola: ci spieghi come forze di pace internazionali potrebbero fermare i
kamikaze imbottiti di tritolo nel loro viaggio verso un destino di orrori,
od a scoprirli mentre nei laboratori clandestini del campo profughi di Jenin
o di Nablus li preparano. E se, coe noi riteniamo, le forze di pace
internazionali non avrebbero la capacità, l' autorità, la volontà di snidare
i terroristi ed i loro mandanti per giudicarli e punirli, ci spieghi come
solo queste potrebbero agire per "imporre la pace" : solo fermando i carri
armati israeliani, come sospettiamo noi?

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