lunedi` 25 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






La Repubblica Rassegna Stampa
04.08.2002 Da quanto tempo ?


Testata: La Repubblica
Data: 04 agosto 2002
Pagina: 15
Autore: Leonardo Coen
Titolo: «Le vite spezzate dei territori»
Nel suo articolo "Le vite spezzate dei Territori", pubblicato su Repubblica
domenica 4 agosto, Leonardo Coen delinea uno spaccato lacerante delle
condizioni di vita dei palestinesi, descrivendo la loro crescente povertà,
le condizioni di salute, l' infelicità e le molte limitazioni che fanno
della loro giornata un tormento.
E' vero, e non possiamo esprimere che il nostro addolorato rammarico per
quanto Coen , come molti suoi colleghi, descrive.
Ma siccome non si tratta di una catastrofe naturale, ci manca, in questo
quadro, un elemento di riferimento essenziale per la comprensione delle
cause e la ricerca delle soluzioni.
Da quanto tempo i palestinesi vivono in queste condizioni? E quali erano il
loro standard sanitario, la qualità della loro vita quotidiana, il livello
nutrizionale, la capacità di aggregarsi in momenti spensierati, il loro
reddito pro capite medio, il tasso di occupazione, il prodotto interno lordo
"prima" di quella data d' inizio del loro dramma quotidiano e della loro
tragedia collettiva?
In altre parole: la data di inizio di questo degrado totale, economico
sociale e psicologico, fissata indelebilmente da Arafat , è il settembre del
2000. E' questa la linea di demarcazione che ha spinto gli imprenditori
israeliani a sostituire la mano d' opera palestinese, i cittadini israeliani
a diffidare di ogni palestinese, l' esercito israeliano a controllare con la
massima attenzione i palestinesi. E' questa la linea di demarcazione al di
là della quale esiste un vivido ricordo di normalità per israeliani e
palestinesi, ed al di là della quale esiste solo il terrore di ogni
israeliano all' inizio di ogni sua giornata: sopravviverò anche oggi?
Coen ha costellato il suo articolo della descrizione dello stato d' animo di
palestinesi che non possono andare a ballare, andare in spiaggia, sposarsi
con feste che durano giorni e giorni...Ci descriva le mamme israeliane che
al figlio che dice "vado a bere una birra con gli amici" dicono vai pure
temendo di non rivederlo mai più, ci descriva le mogli israeliane che al
marito che dice "prendo l' autobus e vado al lavoro" danno un bacio come se
fosse l' addio, i figli israeliani che alla mamma che dice "vado a fare la
spesa" pensano come ad una sublime predestinata alla sete di sangue di quel
palestinese che vorrebbe andare in spiaggia...e magari "dopo" ci va a
festeggiare.



Invitiamo i lettori di Informazione Corretta a scrivere a Repubblica il loro commento, cliccando sulla e-mail sottostante.


rubrica.lettere@repubblica.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT