I salvatori di Polanski diventano 'Giusti tra le nazioni' Il riconoscimento di Yad Vashem
Testata: La Nazione Data: 10 ottobre 2020 Pagina: 25 Autore: la redazione di Nazione/Carlino/Giorno Titolo: «I salvatori di Polanski diventano 'Giusti tra le nazioni'»
Riprendiamo da NAZIONE/RESTO del CARLINO/IL GIORNO di oggi 10/10/2020, a pag.25 la breve "I salvatori di Polanski diventano 'Giusti tra le nazioni' ".
Roman Polanski
Salvarono Roman Polanski durante la Shoah e ora sono "Giusti tra le nazioni", il massimo riconoscimento con cui il Mausoleo della Memoria di Yad Vashem a Gerusalemme onora chi ha protetto gli ebrei dai nazisti a rischio della propria vita. La prossima settimana in Polonia Stefania e Jan Buchala riceveranno così - tramite la presenza di un nipote - la legittimazione pubblica di un atto di grande coraggio. E in prima fila (ecco perché data precisa e luogo sono ancora top secret) è atteso il regista che ai Buchala deve la vita. Nato a Parigi nel 1933 da genitori polacchi - padre ebreo, Maurycy Liebling, e madre cattolica di origini ebraiche, Bula Katz Przedborska - Polanski (nella foto) fu riportato in Polonia nel 1937. Una scelta fatale. Non appena i tedeschi conquistarono la Polonia la famiglia fu confinata nel Ghetto di Cracovia: il padre fu poi deportato a Mauthausen mentre la madre finì ad Auschwitz. Ma prima, i genitori cercarono di mettere in salvo il figlio: dapprima a Cracovia, da da due coppie cattoliche. Poi nell'isolato villaggio vicino Cracovia di Stefania e Jan Buchala, poveri contadini con già tre figli. Lì Roman Polanski sopravvisse ai nazisti e, a fine guerra, si riunì al padre scampato a Mauthausen. Non rivide più la madre, uccisa ad Auschwitz.
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