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Il Foglio Rassegna Stampa
10.10.2020 Russia: le voci di opposizione che rischiano la vita
Yulia Latynina intervistata da Giulio Meotti

Testata: Il Foglio
Data: 10 ottobre 2020
Pagina: 4
Autore: Giulio Meotti
Titolo: «Compagno Occidente»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 10/10/2020 a pag.IV, con il titolo "Compagno Occidente", l'intervista di Giulio Meotti.

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Giulio Meotti

La Russia di Yulia Latynina
Yulia Latynina

La redazione di Novaya Gazeta si è divisa se pubblicare questo manifesto di Yulia Latynina. Lo fa non perché condivida la posizione dell'autrice, ma perché crede nel valore della libertà di parola". Cosa aveva scritto di tanto scandaloso in quell'articolo, tanto da essere stato messo a referendum, questa scrittrice e giornalista russa, nota per essere una critica di Putin, la cui auto e casa sono state vandalizzate e che due anni fa ha lasciato il paese dopo l'ennesima aggressione a Mosca? Che il politicamente corretto occidentale è una forma di socialismo e che i paesi liberi rischiano di perdere quello che i russi gli invidiano tanto: la libertà di parola e di pensiero. Latynina è una delle firme di punta del giornale di Anna Politkovskaja, di cui era collega e che si dice sia l'erede, perché come lei scava nei misteri della Russia di Putin e del Caucaso, e come lei è stata aggredita più volte. Figlia del poeta Leonid Latynin, nominata dal Corriere della sera migliore giornalista straniera e collaboratrice del New York Times, Latynina, che in Italia ha pubblicato "Il richiamo dell'onore", fa risalire al Sessantotto il fenomeno denunciato nel suo lungo saggio, "quando la prima generazione cresciuta dopo la guerra in un'atmosfera di libertà e prosperità senza precedenti, si ribellò improvvisamente a questa libertà borghese, dicendo che in realtà era una schiavitù. Furono un tipico esempio della `bolla giovanile' e della rivolta di bambini ricchi e ben nutriti contro i loro padri. La loro caratteristica principale era l'infantilismo. E' stata la generazione dei ribelli del 1968 che domina oggi nelle università". Mentre Karl Marx sosteneva che i capitalisti tolgono plusvalore, ora la nuova narrativa dice che stanno producendo Co2 e che questo sta uccidendo il pianeta. "Questa è la verità, riguardo alla quale c'è un consenso scientifico non meno incrollabile di quello che esisteva in Urss sul comunismo scientifico". E' sempre più egemonica la narrativa anticoloniale, secondo cui "la terribile civiltà occidentale conquistò e distrusse le bellissime e distintive civiltà del medio oriente, Africa, Sud America... Nessuno della Nuova Sinistra si è posto una semplice domanda. Il medio oriente era la parte più ricca, prospera e più acculturata dell'Impero Romano. Dopo la conquista araba (che secondo la sinistra non era colonizzazione), la sua economia crollò, la Libia da essere il granaio dell'impero si trasformò in un deserto e porti marittimi come Efeso caddero in rovina. Cosa è successo a questa parte prospera dell'impero da essere rimasta indietro rispetto all'Europa? Gli illuministi orientali si sono posti queste domande. Ataturk si è posto questa domanda. Ma per la nuova sinistra questa domanda non esiste". Un'altra narrativa è quella neofemminista. "Afferma che gli uomini bianchi sono oppressori delle donne. Tuttavia, quando si trattava dei diritti delle donne nell'islam, i sostenitori appassionati del femminismo tacciono". Solo l'uomo bianco è un razzista sistemico. "Questa narrativa assurda ha aiutato la sinistra a creare una nuova immagine della civiltà occidentale: razzista, sessista, che distrugge la natura e distrugge altre culture molto più degne. I terroristi medievali che sognano di sterminare tutti gli ebrei in Israele sarebbero le vittime dell'aggressore israeliano". Latynina lo chiama "socialismo infantile". Usa il linguaggio "delle epurazioni di partito e dell'autoflagellazione pubblica nella Cina maoista". Presto nessuna azienda potrà fare a meno dei servizi di questi preziosi specialisti della "diversità", "proprio come l'Armata Rossa non poteva combattere senza i commissari politici". L'abitante dell'occidente moderno "vive in un mondo in cui l'aspettativa di vita media è di 80-84 anni, non trenta come nel Medioevo. Vive in un mondo in cui il tempo di viaggio dall'Europa agli Stati Uniti è di otto ore, non di due mesi e mezzo come ai tempi di Colombo. Vive in un mondo in cui un cuore malato non è una condanna a morte, ma la condizione per un intervento chirurgico; in un mondo dove non c'è peste o vaiolo e dove il Covid ha portato gli Stati Uniti a pagare tutti i disoccupati 600 dollari a settimana". Il suo problema principale, come ha notato Noel Yuval Harari, non è la fame, ma l'obesità. "Ciò è avvenuto grazie al progresso, alla scienza, all'individualismo, alla democrazia e alla responsabilità". Eppure, è come se ci autodannassimo. "L'occidente è la civiltà più terribile. Non ha nemmeno scoperto l'America! `Gli africani', ci ha detto Nicole Hanna-Jones, `erano in America molto prima di Colombo'. Il progresso non ha affatto liberato la donna, al contrario, tutte le donne soffrono di maschi bianchi patriarcali. E, naturalmente, gli americani bianchi non stavano affatto combattendo per abolire la schiavitù. Sono colpevoli di `privilegio bianco". Possiamo solo immaginare come saranno i libri di testo scolastici in questa futura utopia che stiamo costruendo, "in cui gli africani scopriranno l'America prima di Colombo e condivideranno le loro tecnologie con gli olmechi e dove in questo coraggioso nuovo mondo l'orribile reliquia del razzismo sarà chiamata libertà di parola". Latynina si aspetterebbe che "i nostri vigili commissari woke, in grado di trovare razzismo anche sulle sneaker della Nike, combattano contro la schiavitù moderna. Che condannino la sharia. secondo la quale milioni di africani sono schiavi nel Maghreb da più di mille anni". Tuttavia, la giornalista russa non vede proteste contro la moderna tratta degli schiavi in Africa e in medio oriente. "Vedo solo proteste contro il capitalismo negli Stati Uniti. Vedo solo proteste contro il `privilegio bianco". Si mette così a tacere il dissenso. "Le voci di coloro che sono contro questa nuova ortodossia non vengono ascoltate. Secondo la nuova correttezza politica totalitaria, la libertà di parola si applica solo a coloro che predicano dogmi, e questo dogma, come ogni ortodossia, oscilla insieme alla linea del partito. Ciò che ieri era mainstream si rivela oggi una terribile eresia. L'impressione è che i giornalisti si siano formati al ministero degli Esteri russo". Latynina lo chiama il "meraviglioso nuovo mondo del socialismo woke". Incuriositi da questo saggio che ha fatto scalpore, le abbiamo chiesto una intervista. "Quello che accade in pezzi d'occidente è spaventosamente simile quello che è successo in Russia dopo la rivoluzione comunista", dice Latynina al Foglio. "Negli Stati Uniti ci sono questi seminari noti come critical race theory, come in Unione Sovietica, nelle fabbriche e nelle università, la gente faceva riunioni durante le quali pubblicamente si confessava al partito. Confessavano di aver peccato contro il proletariato e le idee progressiste. E' affascinante vedere come le persone che affermano di essere ribelli e liberatori siano, in realtà, coloro che controllano la società e la manipolano con il peggior tipo di totalitarismo". Latynina non ama vedere un occidente prostrato. "La Russia di Putin non è l'occidente. Ma la civiltà russa del XIX secolo non sarebbe esistita senza l'occidente. Tutto ciò che c'era di buono nell'impero russo - scienza, nobiltà indipendente, abolizione della servitù della gleba - non sarebbe esistito senza l'occidente. Senza l'intrusione delle idee occidentali saremmo stati un'altra Persia. Quindi lasciatemi dire alla gente dell'occidente: non avete nulla di cui sentirvi in colpa. Avete inventato la scienza. Avete inventato il governo rappresentativo. Avete inventato una medicina che prolunga la vita. Come sarebbe esattamente la vita senza l'occidente? Quali sono esattamente queste pacifiche società indigene che sarebbero fiorite indisturbate se non fosse stato per l'insensibile colonizzazione occidentale? Gli Aztechi con i loro sacrifici umani? Gli aborigeni australiani dove le ostetriche avevano la simpatica abitudine di divorare qua e là un neonato, soprattutto gemelli? Sostieni seriamente che la legge della Sharia, che considera la donna la metà di un maschio, è solo un altro bellissimo aspetto di un mondo multiculturale? Si, l'occidente ha colonizzato una parte del mondo, ma la domanda non è se l'occidente debba sentirsi in colpa per questo. La domanda è: che fine ha fatto il medio oriente, che una volta era la parte più ricca e prospera dell'Impero Romano, e che è diventato così debole e così marcio da essere colonizzato dall'occidente, e non dall'altro viceversa? Questo è un termine molto ingannevole: `colonizzazione'. Gli arabi conquistarono il sud dell'Impero Romano e ne ridussero le città in polvere, ma in qualche modo questa non è mai stata definita `colonizzazione'. I Manciù conquistarono la Cina dei Ming, che subì una terribile battuta d'arresto culturale, ma questa non è mai definita `colonizzazione'. Sembra che quella terribile `colonizzazione' sia avvenuta solo quando i conquistatori costruirono ferrovie e scuole e proibirono quelle belle istituzioni indigene di schiavitù e sacrifici umani. E, a proposito, sai chi è stato il più grande sponsor e instancabile promotore dell'idea di quella malvagia colonizzazione occidentale che dovrebbe essere una fonte costante di vergogna per ogni essere progressista? Il primo Congresso anticolonizzazione con 175 rappresentanti da tutto il mondo si tenne a Bruxelles nel 1927. Cite portò alla creazione della Lega contro l'imperialismo e l'oppressione coloniale. I soldi venivano da Mosca e l'intero spettacolo era diretto da Willie Munzenberg, un comunista tedesco, amico personale di Vladimir Lenin e capo della macchina di propaganda del Comintern. Willie era un Goebbels rosso, o meglio, era Goebbels a essere la cupa ombra della sua controparte comunista di incredibile successo. Ecco la collusione russa. Quindi perdonami se non sono un grande fan di Willie e delle sue tattiche di propaganda". Il politicamente corretto come socialismo mentale. "Definisco l'ideologia che sta travolgendo la società aperta come socialismo infantile, poiché è generato principalmente dal comportamento estremamente infantile della generazione woke. Queste persone sono nate in una società ricca e il loro comportamento è molto simile a quello di un bambino viziato. Proprio come i comunisti in Russia, affermano di combattere per gli oppressi e, proprio come i comunisti in Russia. in realtà stanno combattendo contro coloro che hanno successo". Vive in un paese dove tanti giornalisti hanno pagato con la vita, come Anna Politkovskaja. "La libertà di parola è il fondamento della società occidentale. Immagina solo dove saremmo se ci fossero state le regole di Facebook contro `l'incitamento all'odio' ai tempi di Voltaire. Non ci sarebbe stato alcun Illuminismo. Al giorno d'oggi non dovresti dire qualcosa che lascerà offesa metà della nazione. Diavolo, al tempo di Voltaire il 99,9 per cento della popolazione francese era cattolico diligente. Stava dicendo cose che lasciavano il 99,9 per cento profondamente offesi". Latynina non capisce neanche il MeToo. "Questo numero infinito di giovani - o meno giovani - donne che si lamentano del fatto che trent'anni fa qualche maschio gli toccava il culo e tutti i loro successivi fallimenti derivano da questo. Bene, lascia che ti dica due cose. Primo, sei una donna molto fortunata se il più grande choc della tua vita è stato un maschio che ti tocca il culo. Secondo, perché allora taci sull'islam? Lo sai che la maggioranza assoluta delle donne adulte in Egitto ha subito mutilazioni genitali femminili? Lo sai che sta accadendo proprio ora, in occidente, tra i migranti: mutilazioni, delitti d'onore...? Oh! Ho dimenticato. Solo menzionare queste cose significa che sei 'islamofobo' e non riconosci il fatto che tutte le culture devono essere ammirate, tranne, ovviamente, la cultura del bianco, patriarcale e schiavista occidentale che ha inventato la scienza, il progresso e la libertà di parola, tutte queste brutte cose che devono essere cancellate. E a proposito, ho detto che la legge della sharia riconosce l'esistenza degli schiavi? Gli arabi sono stati i più grandi commercianti di schiavi sulla costa africana per tredici secoli. Ci sono stati fino a 200 mila schiavi ridotti in schiavitù in Sud Sudan nel corso del jihad dal 1983 al 2005. Non è un po' strano che rivoluzionari neri e attivisti come Malcolm X o il procuratore generale del Minnesota Keith Ellison siano diventati musulmani? Se combattono la schiavitù che è stata abolita negli Stati Uniti centocinquant'anni fa, come mai accettano la religione che ha il concetto di schiavitù incorporato nella propria legge religioso? Ma suppongo che anche solo menzionarlo sia islamofobo". Latynina conclude con una definizione di Aristotele. "Ha detto che la società dovrebbe essere come la melodia e una melodia è composta da scale diverse, quindi affinché una società possa prosperare ogni membro di essa dovrebbe essere diverso dagli altri. In realtà stava criticando Platone che voleva che le persone fossero come i piselli in un baccello. Il desiderio di conformismo ha un passato lungo e inglorioso. Ricordo di aver visitato durante una crociera nei Caraibi un museo di storia locale e aveva una sezione sugli indigeni che letteralmente diceva: `Non sappiamo nulla delle loro usanze poiché tutto ciò che sappiamo è stato descritto dai conquistatori ed è inaffidabile'. Hey ragazzi! Queste persone erano dei cannibali! Quando Colombo arrivò lì, lui e la sua gente videro braccia e gambe umane arrostite allo spiedo! Ci sono molte culture diverse e alcune sono belle e altre no, alcune devono essere rispettate e altre no. C'era una civiltà e una cultura chiamata Unione sovietica. E indovina un po'? Era marcia, arretrata e totalitaria. A volte le persone in Urss riuscivano a fuggire in occidente. Non avete mai detto loro: `Ehi ragazzi, siete cresciuti in un posto molto speciale. Avete comitati di partito che sovrintendevano alla tua vita, non avevi proprietà né libertà di parola. Questi sono i capisaldi della tua grande cultura che ti aiuteremo a mantenere'. Certo che no, perché e per questo che queste persone scappavano. Questo era ciò che rendeva la loro vita così miserabile in Urss. Allora perché stai dicendo ad altre persone che sono scappate dall'inferno a preservare tutti i capisaldi culturali che hanno trasformato i loro paesi in dei cessi? In modo che anche il tuo paese si trasformi in un cesso?". Sulla Novaya Gazeta, Latynina ha scritto che l'avvelenamento di Alexey Navalny è stato un messaggio dal Cremlino: "E' arrivata una nuova èra. L'èra delle rappresaglie politiche aperte". Tre sue colleghe (Yury Shchekochikhin, Anna Politkovskaya e Anastasia Baburova) sono stati uccisi per aver esercitato quel diritto oggi dato per scontato, se non svilito, in democrazia: la libertà di espressione. "Sai, vengo da un paese che non è libero" conclude Yulia Latynina al Foglio. "E i leader dell'opposizione russa, come Alexei Navalny, non stanno combattendo contro il razzismo, l'islamofobia o lo sciovinismo maschile. Lottano per la libertà. E' sbalorditivo vedere l'occidente woke lottare per perdere la propria di libertà".

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