Incontro al Memoriale della Shoah a Berlino tra Israele ed Emirati Arabi La cronaca di OR
Testata: L'Osservatore Romano Data: 08 ottobre 2020 Pagina: 5 Autore: la redazione di OR Titolo: «Incontro a Berlino tra Israele ed Emirati Arabi»
Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 08/10/2020, a pag. 5, l'articolo "Incontro a Berlino tra Israele ed Emirati Arabi".
E' raro un elogio all' Osservatore Romano su IC perché il quotidiano cattolico romano è solito disinformare contro Israele. L'articolo di oggi è invece un esempio di ottimo giornalismo, è con piacere che lo pubblichiamo.
Ecco l'articolo:
L'incontro a Berlino presso il memoriale della Shoah
In una scelta altamente evocativa, i ministri degli esteri di Israele ed Emirati Arabi Uniti hanno deciso di incontrarsi ieri, per la loro prima volta, al Museo della Shoah di Berlino. Una riunione storica», dopo l'Accordo di Abramo firmato il mese scorso alla Casa Bianca, e di grande impatto per i rapporti tra mondo ebraico ed arabo. «Mai più», ha scritto in arabo e in inglese sul libro del Museo il ministro Abdullah bin Zayed Al Nahyan commemorando così le vittime della Shoah. «Una riunione che simboleggia l'inizio di una nuova era di pace tra i popoli» ha incalzato il ministro israeliano Gabi Ashkenazi, figlio di un sopravvissuto alla Shoah ed ex capo di stato maggiore di un esercito che più volte ha combattuto contro nazioni arabe. Dal canto suo, Heiko Maas, ministro degli Esteri tedesco, ha definito un «grande onore» il fatto che i due rappresentanti di paesi senza relazioni per decenni «abbiano scelto» proprio Berlino «come luogo del loro primo storico incontro». Visitando le sale di un luogo che racconta lo sterminio degli ebrei perpetrato dalla Germania nazista, Zayed Al Nahyan ha commentato che «un intero gruppo di esseri umani è caduto vittima di quelli che parlano di estremismo e odio» sottolineando invece «l'importanza dei valori umani come la coesistenza, la tolleranza e l'accettazione dell'altro ed anche il rispetto per tutti i credi e le fedi». questi — ha affermato — «sono i valori sui quali la mia patria è stata fondata». I due ministri, accompagnati da Maas, si sono poi inoltrati nel labirinto del Museo: più di 2.700 blocchi di cemento disseminati in un'area equivalente a tre campi di calcio. Maas ha sottolineato che la volontà dei due ministri di incontrarsi i quel luogo mostra «quanto sia serio il loro sforzo per buone relazioni bilaterali: ciò significa che una pacifica coesistenza nel Medio oriente è possibile».
Per inviare la propria opinione all' OSSERVATORE ROMANO, telefonare 06/ 69883461, oppure cliccare sulla e-mail sottostante