Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 21/09/2020 a pag.III, la breve "La Shoah ignorata".
Negli ultimi anni la Shoah è stata oggetto di intense attività commemorative, in Europa come negli Stati Uniti. Nello stesso tempo, episodi di razzismo e intolleranza sono aumentati a dismisura. L'antisemitismo ha ripreso vigore nel mondo, assumendo le forme dell'antagonismo religioso, dell'opposizione al sionismo, delle rivendicazioni di gruppi neonazisti e neofascisti. Alla radice del fenomeno, complottismo, cattiva fede e molta ignoranza, come dimostra l'ultimo sondaggio americano, i cui risultati sono stati pubblicati nei giorni scorsi. Numeri di Enrico Dalcastagné.
63 per cento I giovani americani che non sanno che cos'è l'Olocausto. Lo rivela il sondaggio commissionato dalla Claims Conference, un'organizzazione che preserva la memoria delle vittime della Shoah e offre assistenza ai sopravvissuti. La ricerca, condotta in tutti e 50 gli stati americani, ha riguardato persone tra i 18 e i 39 anni d'età.
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12 per cento Un giovane americano su 8 afferma di non aver mai sentito parlare dell'Olocausto.
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11 per cento La quota degli intervistati che credeva che gli ebrei avessero causato l'Olocausto, con una percentuale nello stato di New York al 19 per cento, seguito dal 16 per cento in Louisiana, Tennessee e Montana e dal 15 per cento in Arizona, Connecticut, Georgia, Nevada e Nuovo Messico.
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48 per cento La percentuale degli intervistati che non ha saputo nominare nemmeno un campo di sterminio, un campo di concentramento o un ghetto. Quasi un quarto ha affermato di credere che l'Olocausto sia un mito o comunque un evento "esagerato"dai libri di storia.
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2 su 5 Gli italiani secondo cui la Shoah non è mai avvenuta, un numero cresciuto di sette volte negli ultimi quindici anni. Lo rivela il Rapporto Italia 2020 dell'Eurispes. Per il 23 per cento del campione ancora oggi gli ebrei "controllano" il potere economico-finanziario e per il 22 per cento i mezzi d'informazione. Percentuali che sono comunque in calo rispetto a vent'anni fa. I dati suggeriscono che tesi revisioniste e complottiste siano più diffuse tra gli elettori di centrosinistra (M5s incluso) che di centrodestra.
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62 per cento La quota di italiani per cui gli episodi di antisemitismo sono casi isolati che non indicano una vera recrudescenza del fenomeno; per un italiano su tre si tratta di "bravate" messe in atto per provocazione o per scherzo.
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