Testata: L'Espresso Data: 07 agosto 2002 Pagina: 19 Autore: Tahar Ben Jelloun Titolo: «Sharon nemico della pace»
Sull'Espresso del 7.8.2002 Tahar Ben Jelloun sotto il titolo "Sharon il nemico della pace" si riconferma quel che è sempre stato: un nemico "pregiudiziale" di israele, uno per il quale non conta la verità dei fatti ma la loro interpretazione. E,quando è possibile,la loro manipolazione. Nell'articolo,un fuoco di fila contro Sharon: "un ministro che governa con fegato" "cova dentro di sè un odio viscerale" "un risentimento morboso che detta in lui atti di provocazione e vendetta" "non ha alcuna visione politica del conflitto" "è un uomo di guerra" "si è sempre opposto a tutti i processi di pace" "è lui che ha redatto una lista dei dirigenti palestinesi da assassinare" E così di seguito per tutta la pagina. Certamente Tahar Ben Jelloun ha tutto il diritto di considerare "dirigenti palestinesi" criminali quali Salah Sheadè,ucciso a Gaza e responsabile di Hamas,colpevole di avere organizzato l'assassinio di almeno duecento civili israeliani. Per lui evidentemente non cìè differenza tra criminale e dirigente. Come continua a scrivere della "strage di Jenin", quando strage non c'è mai stata ed oggi persino l'ONU pubblica il risultato dell'inchiesta che esclude categoricamente che strage sia mai avvenuta. Ma a Ben Jalloun tutto ciò non interessa. Lui deve criminalizzare Israele, non criticare legittimamente gli atti di un governo. Il tutto poi nel silenzio assoluto verso la parte palestinese,nel momento in cui tutto il mondo democratico occidentale si è finalmentereso conto dlle responsabilità di Arafat con il terrorismo. Le pagine dell'Espresso con lui sono ospitali, così come lo sono per chiunque stia contro Israele.
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