New York Un annuncio atteso, ma che comunque ha ottenuto il risultato di sottrarre all'avversario politico parte dell'attenzione nell'anniversario dal 1 settembre. Donald Trump ha infatti atteso la giornata di ieri per far sapere che il Bahrein si unirà agli Emirati Arabi Uniti nella normalizzazione dei rapporti diplomatici con Israele. «Un'altra svolta storica oggi! I nostri grandi amici di Israele e del Bahrein hanno concordato un accordo di pace, il secondo Paese arabo a fare pace con Israele in 30 giorni», ha twittato il presidente Usa, precisando che l'intesa tra Israele e gli Emirati Arabi sarà firmata il 15 settembre alla Casa Bianca e che il Bahrein si unirà alla cerimonia. In realtà i Paesi arabi in questione non erano in guerra con Israele: gli accordi servono solo a normalizzare le relazioni, a partire da quelle diplomatiche. Ieri il capo della Casa Bianca ha parlato al telefono sia con il re del Bahrein, Hamad bin Isa Al Khalifa che con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che hanno poi rilasciato una dichiarazione congiunta. «L'apertura del dialogo diretto e dei legami tra queste due società dinamiche e le economie avanzate continuerà la trasformazione positiva del Medio Oriente e aumenterà la stabilità, la sicurezza e la prosperità», visi legge. Netanyahu ha presentato l'intesa come un passo avanti verso il raggiungimento di «una soluzione giusta, globale e duratura al conflitto israelopalestinese per consentire al popolo palestinese di realizzare il suo pieno potenziale».

Anche se ieri l'Anp e Hamas hanno «condannato» l'intesa. Prima dell'annuncio Trump era volato a Shanksville, nella Pennsylvania occidentale, dove 19 anni fa, ieri, è precipitato il volo United Airlines 93, dopo che i 40 passeggeri si erano ribellati per impedire che il velivolo colpisse un altro obiettivo, presumibilmente Capitol Hill. II presidente, che ha partecipato alla commemorazione con la moglie Melania, li ha definiti «veri eroi americani», promettendo che «l'America non si fermerà mai nel perseguire i terroristi che la minacciano». Il democratico Joe Biden ieri invece ha reso omaggio al memoriale della Pennsylvania nel pomeriggio. In mattinata era a NewYork alla cerimonia per le vittime dell' 11 settembre, dove ha incrociato il vicepresidente Mike Pence, che ha salutato con un tocco del gomito. Nel posto in cui le Torri gemelle sono crollate non è stato allestito un palcoscenico, come ogni anno, ma è stato mandato in onda un video con i nomi degli oltre tremila morti, nel rispetto del distanziamento fisico. Biden per l'occasione ha sospeso tutti i suoi spot elettorali, come vuole la prassi della campagna elettorale. «Ora, come allora, i nostri eroi sono persone comuni che stanno facendo cose straordinarie, infermieri e medici, commessi e camionisti», ha sottolineato», ha scritto l'ex vicepresidente. Non sono mancate le frecciatine tra i due rivali. Trump ha accusato Biden di usare dei farmaci per migliorare le prestazioni per tenere i suoi discorsi pubblici. Il duello continua.