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Informazione Corretta Rassegna Stampa
02.08.2020 IC7 - Il commento di Carlo Benigni: Buone notizie da Israele
Dal 27 luglio al 1° agosto 2020

Testata: Informazione Corretta
Data: 02 agosto 2020
Pagina: 1
Autore: Carlo Benigni
Titolo: «IC7 - Il commento di Carlo Benigni: Buone notizie da Israele»
IC7 - Il commento di Carlo Benigni
Dal 27 luglio al 1° agosto 2020

Buone notizie da Israele

AG's office said to warn PM Jordan Valley annexation could lead to ...
Netanyahu illustra la situazione nella valle del Giordano

La prima buona notizia Il Governo di coalizione Netanyahu-Ganz regge bene ed attua il programma concordato, pur nelle difficoltà di un inevitabile confronto dialettico, in particolare con i partiti ortodossi.

La seconda buona notizia Le udienze del processo intentato contro Netanyahu sono state calendarizzate all'inizio del 2021. Di conseguenza non distoglieranno l'attenzione dai problemi veri sul tappeto: l'emergenza della pandemia, la crisi economica, che colpisce Israele come tutti gli altri Paesi, le turbolenze nel nord, minacciato dagli Hezbollah. Le accuse di corruzione sono con ogni evidenza prive di fondamento; al premier si rimprovera di avere accettato il dono di una fornitura di sigari e champagne da un amico miliardario americano e di aver avuto contatti con l'editore di un diffuso quotidiano, ciò che in tutto il mondo democratico rientra nella normalità dei rapporti tra leaders politici e libera stampa.

La terza buona notizia Netanyahu ha ripreso saldamente in mano la guida della lotta al coronavirus, che ha registrato una forte impennata negli ultimi giorni. L'incarico di spezzare in tempi ristretti la catena dei contagi è stato affidato all'esercito, in quanto il ministero della sanità ha dimostrato di non essere all'altezza del compito: lo ha annunciato il 28 luglio il commissario per la lotta al coronavirus, prof. Ronni Gamzu, primario presso l'Ospadale Ichilov di Tel Aviv. Secondo Gamzu l'esercito è in grado di organizzarsi nelle prossime due settimane ed i primi effetti del suo nuovo assetto dovrebbero essere avvertiti nelle due settimane successive. Tuttavia, secondo il commissario, questi sforzi resteranno senza l'esito sperato se il pubblico israeliano non manterrà la necessaria disciplina. Solo il 70% mettono le mascherine, e solo il 50% rispettano il distanziamento sociale; queste percentuali, secondo Gamzu, devono assolutamente calare. Negli ultimi tempi è calata la fiducia del pubblico, di conseguenza le autorità accresceranno la divulgazione delle informazioni.
(Fonte: redazione ANSA di Tel Aviv)

Come in tutti i Paesi, il problema è di conciliare le esigenze della prevenzione sanitaria con quelle dell'economia. Israele ne ha viste tante, sicuramente saprà far fronte efficacemente anche a questa emergenza E magari troverà a breve il vaccino, vista l'eccellenza dei suoi centri di ricerca, da decenni abituati a prevenire la guerra batteriologica.

Permane la minaccia iraniana Nel nord di Israele, ai confini con il Libano, continuano i tentativi di infiltrazione da parte di terroristi Hezbollah, anche attraverso tunnel. La risposta dell'esercito è stata improntata a moderazione; pare che alcuni terroristi siano stati catturati e che altri siano stati lasciati tornare oltre confine, allo scopo di evitare pericolose escalation, con il rischio che la situazione sfugga di mano. Nella zona è stato proclamato lo stato di allarme, con evidenti disagi per la popolazione. Nel frattempo in Iran, nell'arco di una settimana, si sono verificate quattro esplosioni presso strutture legate al programma nucleare del regime. La più recente presso la centrale elettrica di Zargan, nella città di Harvaz. Secondo fonti iraniane le esplosioni sarebbero conseguenza di un cyberattacco, probabilmente israeliano. Secondo altri uno degli attacchi potrebbe essere stato realizzato da un gruppo di giovani iraniani oppositori del regime. Sta di fatto che il programma di armamento nucleare dell'Iran avrebbe subito un ritardo di almeno un anno; sicuramente Israele non consentirà che sia portato a compimento. No comment del Mossad.

Nei mese di giugno e luglio, ottimo successo per gli incontri su Zoom con personalità di autorevolezza internazionale. Non essendo praticabili incontri in presenza presso le associazioni locali, abbiamo realizzato un programma di incontri da remoto, sulla piattaforma Zoom, per evitare l'inattività a tempo indeterminato. Con il vantaggio di dialogare con personalità che difficilmente le singole associazione avrebbero potuto invitare. Questi i relatori ed i temi trattati, a partire dal mese di giugno. Dario Peirone, "Silikon Wadi: come Israele è diventato centro mondiale dell'innovazione, e cosa sta facendo per restarlo anche dopo la pandemia". Alessandra Tarquini e Antonio Donno: presentazione del libro "La sinistra italiana e gli ebrei. Socialismo, sionismo e antisemitismo dal 1892 al 1992". Giovanni Quer: "Israele e il mondo arabo". Stefano Piazza, Luciano Tirinnanzi, Stefano Occhiuto: "Quelle relazioni pericolose tra Italia e Qatar". Claudio Vercelli: "Antisemitismo oggi. Le nuove frontiere di un vecchio pregiudizio". Deborah Fait, in dialogo con Angelo Pezzana: "Dall'Italia a Israele. La mia Alyiah" Gli incontri riprenderanno nel mese di settembre.

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Carlo Benigni
Presidente nazionale dell'UNIONE delle Associazioni Italia-Israele

takinut3@gmail.com

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