Se la Palestina non è uno Stato, perché sulle mappe viene presentata come tale? Commento di Andrea Morigi
Testata: Libero Data: 18 luglio 2020 Pagina: 14 Autore: Andrea Morigi Titolo: «La Palestina non esiste neanche su Google»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 18/07/2020, a pag.14 con il titolo "La Palestina non esiste neanche su Google", il commento di Andrea Morig.
Andrea Morigi
Hanno faticosamente ottenuto un seggio all'Onu per la loro Autorità Nazionale, peccato che i palestinesi non sanno nemmeno il loro indirizzo di casa. Ce l'hanno messa tutta per cancellare nei documenti dell'Unesco le radici ebraico-cristiane di Gerusalemme e della Terrasanta E ora tocca a loro. Eyad Rifai, capo di Sada, che monitora le violazioni sui media contro la Palestina, sostiene che, dall'inizio del 2020, Google ha cominciato a togliere dalle sue mappe i nomi delle città e delle strade palestinesi, creando spesso problemi ai palestinesi che seguivano le indicazioni, rischiando di trovarsi a propria insaputa nel bel mezzo di un insediamento israeliano. L'ufficio stampa di Google, interpellato sull'argomento, non ha fornito risposte. Del resto, da qualche decennio sui libri di scuola dell'Autorità Nazionale Palestinese, sovvenzionati con le donazioni occidentali, le cartine geografiche non riportano il territorio di Israele. Secondo Rifai, i diritti digitali dei palestinesi sono stati ripetutamente violati su diverse piattaforme tra cui Facebook e Instagram. In un episodio precedente, nel 2016, Google aveva risposto dicendo che il nome Palestina non è mai esistito sulle sue mappe.
Ancora oggi, Google Map non fornisce la navigazione nei Territori. «Ad esempio», ha spiegato Rifai, «Facebook ha sviluppato un algoritmo in base al quale vengono automaticamente cancellati i post contenenti alcune parole come Hamas, Jihad, e nomi di partiti politici palestinesi». Jalal Abukhater, un attivista palestinese, ha dichiarato che sulle piattaforme Google ed Apple non è in realtà mai apparso il termine Palestina, ma si è sempre parlato di Cisgiordania e Striscia di Gaza In effetti, la prima volta in cui appare il termine Palestina è all'epoca dell'imperatore Adriano, nel 135 d.C., quando il nome ufficiale Syria Palaestina sostituisce il precedente Iudaea. E comunque non si trattava di un territorio sovrano, ma di una provincia dell'Impero Romano, ridenominata allo scopo di eliminare la memoria di ogni riferimento ebraico a quella terra dopo aver sconfitto i regni ebraici di Giuda e Israele e aver schiacciato le rivolte ebraiche del I e del II secolo d. C.. Nella Bibbia si cita il toponimo ebraico Peleshet, che indica il luogo in cui abitavano i Filistei, popolazione peraltro scomparsa fin dai tempi degli Assiri. Esiste però la cosiddetta «mappa delle menzogne», esibita dal presidente dell'Anp Abu Mazen anche nel febbraio scorso all'Onu per insinuare che la nascita dello Stato di Israele abbia gradualmente ridotto la "Palestina storica" fino a farla scomparire. Se non è mai esistita, del resto, la si può soltanto inventare.
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