A Stoccarda arabi e nazi uniti contro la polizia Commento di Roberto Giardina
Testata: Italia Oggi Data: 26 giugno 2020 Pagina: 15 Autore: Roberto Giardina Titolo: «A Stoccarda arabi e nazi contro la polizia»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi 26/06/2020, a pag.15 con il titolo "A Stoccarda arabi e nazi contro la polizia" il commento di Roberto Giardina.
Roberto Giardina
Hengameh Yaghoobifarah
Secondo una regola non scritta, un politico non dovrebbe mai querelare un giornalista, anche se ha ragione. Il ministro degli Interni, il bavarese Hors Seehofer, ha annunciato una querela contro Hengameh Yaghoobifarah, che sulla Taz di Berlino, ha preso spunto dalla morte di George Floyd negli Usa, per scrivere che «tutta la polizia, anche quella tedesca, va buttata nella spazzatura». La Taz, alla lontana simile al Manifesto, pur polemica è di solito seria. Il commento era fuori posto soprattutto mentre i poliziotti vengono presi a sprangate dagli inquilini, in gran parte rom e musulmani, di un palazzo della capitale che si rifiutano di restare in quarantena, e dopo la notte di devastazione provocata da un'orda di giovani a Stoccarda (decine gli agenti feriti). Fra i nemici della polizia tedesca c'è Hengeameh, 29 anni, nata a Kiel da genitori fuggiti dall'Iran. Laureata in scienze della comunicazione è sempre allineata alle mode del momento, a partire da meetoo, e si definisce nichtbinär, né uomo né donna. Per lei chiunque indossi una divisa è un razzista e un nemico dei cittadini, da gettare in un bidone della spazzatura. Con la querela Seehofer minaccia la libertà di stampa, lo accusano anche i compagni di partito. E la Merkel, dopo un colloquio a quattr'occhi, lo ha convinto a perdonare la giornalista. Il ministro aveva già minacciato di non mandare più poliziotti federali di rinforzo nella capitale, dopo che il senato (Berlino è una ritta Stato) aveva approvato la Anti Polizei Gesetz, la legge antidiscriminazione: chiunque venga fermato può denunciare l'agente per razzismo, anche senza prove. Seehofer dopo un incontro con il senatore agli interni, il socialdemocratico Andreas Geisel, è tornato indietro: ha ricevuto l'assicurazione che la denuncia sarà possibile solo contro i poliziotti berlinesi. Un altro pasticcio del governo rosso-rosso verde della capitale. Non sono critiche di destra. Dietmar Barsch, capo della frazione della Linke al Bundestag, ha preso posizione a favore della polizia di Stoccarda: nella notte di domenica ha fronteggiato 500 giovani che hanno devastato il centro. ‘La mia solidarietà va agli agenti feriti’, ha detto. Ed è stato subito accusato di opportunismo. Brasch ha anche criticato Frau Saskia Esken, leader del partito socialdemocratico, che aveva accusato in blocco di razzismo la polizia tedesca. ‘Ci sono elementi neonazisti tra gli agenti e anche nell'esercito', ha riconosciuto Barsch, ma -sono contro un'accusa generalizzata». A Stoccarda si è registrata una situazione inattesa: hanno attaccato la polizia, fianco a fianco, gruppi di giovani neonazi tedeschi e di immigrati arabi, uniti contro le autorità. Ora si chiede che i profughi arrestati vengano espulsi dalla Germania. Da ricordare che il Land di Stoccarda, il BadenWurttenberg è governato da sette anni da un premier verde. «Berlin Haupstadt des miserablen regierens», capitale di un governo miserabile, è il titolo del commento dello storico Gört My comparso sulla Berliner Zeitung, un giornale non certo di destra. Niente funziona, dal traffico alla scuola, alla giustizia. Nei primi quattro mesi del 2020, ha denunciato Aly, storico del nazismo, nonostante che la circolazione fosse molto ridotta a causa del virus, sono avvenuti 21 incidenti mortali, l'anno scorso appena otto. Le nuove regole anti auto creano caos. Nel 2019, a Monaco sono stati registrati 5.836 reati ogni centomila abitanti, a Berlino 13.583. La giunta tra socialdemocratici, verdi, e ex comunisti della Linke, per una malintesa politica dell'accoglienza, non ha controllato gli immigrati e ha lasciato che intere zone cittadine siano ora siano in balia di clan arabi. Quasi il 21% dei ragazzi stranieri lascia la scuola prima di aver raggiunto un diploma. A Monaco, meno del 6, nonostante che la scuola sia molto più severa in Baviera. Anche durante l'epidemia, la coalizione non ha saputo prendere provvedimenti: a Monaco, tutti rispettano le norme di sicurezza, anche perché chi non porta la mascherina rischia una multa di 150 euro. A Berlino, solo mercoledì si è deciso di renderla obbligatoria. Non è un problema politico, ma di buon senso, ha concluso Aly, discendente di un ciambellano turco alla corte del re di Prussia nell'Ottocento.
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