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Il Foglio Rassegna Stampa
26.06.2020 Inghilterra, il nuovo Labour di Keir Starmer contro l'antisemitismo: ce la fara?
Editoriale del Foglio

Testata: Il Foglio
Data: 26 giugno 2020
Pagina: 3
Autore: la redazione del Foglio
Titolo: «Starmer contro l'antisemitismo»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 26/06/2020 a pag.3, l'editoriale "Starmer contro l'antisemitismo".

A letter from Sir Keir Starmer: I'll keep listening and fighting ...
Keir Starmer

Il leader del Labour britannico, Keir Starmer, ha chiesto ieri a Rebecca Long-Bailey, ministro ombra dell'Istruzione, di lasciare il suo incarico dopo che aveva condiviso un articolo che conteneva "una teoria del complotto antisemita". "Come leader - ha detto il portavoce di Starmer - Keir ha detto con chiarezza che restaurare il rapporto di fiducia con la comunità ebraica è una priorità numero uno. L'antisemitismo prende molte forme diverse ed è importante che siamo tutti vigili nel contrastarlo". La Long-Bailey aveva condiviso su Twitter un'intervista all'attrice Maxine Peake, descrivendola come un "diamante assoluto", in cui diceva che i poliziotti americani che hanno ucciso George Floyd hanno imparato le loro tattiche dai servizi segreti israeliani. La deputata laburista - che aveva corso per la leadership del Labour ed era la candidata prescelta dall'ex leader Jeremy Corbyn è stata subito rimproverata e si è difesa dicendo che un retweet non significa condividere ogni singola parola. Ha poi chiesto un colloquio chiarificatore con Starmer, ma lui aveva già preso e comunicato la decisione di licenziarla. I corbyniani hanno difeso la Long-Bailey facendo intendere che si tratta di un regolamento di conti tra fazioni avverse, mentre molti esponenti della comunità ebraica hanno ringraziato Starmer perla sua azione tempestiva. La questione dell'antisemitismo ha spaccato e tormentato il Labour fin dall'arrivo di Corbyn alla guida, nel 2015, e l'ex leader non l'ha mai affrontata con determinazione. L'articolo condiviso dalla Long-Bailey non è di certo comparabile con dichiarazioni antisemite che nel tempo esponenti laburisti hanno rilasciato e rivendicato (ricordate l'ex sindaco Ken Livingstone), ma l'obiettivo di Starmer, non da oggi, è di sanare la frattura che si è creata con il mondo ebraico e di spezzare il filo rosso ideologico che univa il corbynismo all'antisemitismo. "Cacciare via l'antisemitismo dal Labour" aveva detto Starmer in radio qualche settimana fa, e ieri la deputata laburista Margaret Hodge ha detto dopo il licenziamento: "Ecco com'è un vero cambiamento culturale".

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