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Zvi Mazel/Michelle Mazel
Diplomazia/Europa e medioriente
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Occidente: il trionfo dell’ignoranza 23/06/2020
Occidente: il trionfo dell’ignoranza
Commento di Michelle Mazel
Il cosiddetto movimento di protesta “Black Lives Matter” (Le vite dei neri contano) non conosce tregua negli Stati Uniti. Una folla animata dal sacro fuoco ha appena assaltato la statua del Generale Ulysse S. Grant a San Francisco, facendola crollare al suolo a colpi di maglio. È successo venerdì scorso, durante la cosiddetta commemorazione del 19 giugno, in occasione del quattrocentesimo anniversario del giorno in cui, in Texas, era stato proclamato l'Editto di Emancipazione che annunciava la liberazione di tutti gli schiavi. I manifestanti probabilmente ignoravano che l'oggetto della loro vendetta non era altri che l'artefice della vittoria dell'Unione contro le forze della Confederazione durante la cosiddetta Guerra di Secessione. Qualche giorno prima, a Boston, la statua di Abraham Lincoln aveva rischiato di subire lo stesso destino e una petizione online chiede oggi al Sindaco della città di rimuoverla. Abraham Lincoln è comunque il Presidente che ha promulgato il suddetto editto; è lui che ha anche presieduto al successo dell'Unione e che è poi morto assassinato.

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In nome di un equivoco concetto di "tolleranza" viene uccisa la libertà di parola

Dovremmo credere che coloro che attaccano questi giganti della storia americana ignorino ciò che devono loro?  Oppure che lo sappiano e che non gliene importa niente perché, per loro, qualsiasi personalità bianca è colpevole ed è corresponsabile del passato schiavista dell'America? In Inghilterra, delle impalcature proteggono la statua di Winston Churchill, che un manifestante aveva imbrattato con una scritta che l’accusava di razzismo. In Francia si moltiplicano le richieste di rimuovere la statua di Jean-Baptiste Colbert, situata di fronte all'Assemblea Nazionale e di rinominare le strade che portano il suo nome.  Qual è il crimine di questo illustre Ministro delle Finanze di Luigi XIV? Quello di aver presieduto alla stesura del “codice nero”, che regolamentava gli obblighi dei bianchi nei confronti degli schiavi nelle colonie francesi nel 18 ° secolo. Ma anche in questo caso, ci chiediamo cosa possano sapere i manifestanti di questo personaggio un po’ dimenticato. L'ondata di oscurantismo che si è abbattuta su un Occidente che sta cercando di lavarsi la coscienza, sta solcando la nuova religione del politicamente corretto, ma va molto più lontano. All'inizio, non c'erano dubbi sul desiderio di cancellare le rappresentazioni artistiche e letterarie che perpetuavano i pregiudizi razziali o di altro genere. Negli Stati Uniti, ci sono stati diversi tentativi dalla fine del secolo scorso di far “riscrivere” dei grandi classici come Tom Sawyer, per sostituire i termini ritenuti offensivi per la comunità nera, scusate, la comunità afroamericana per usare un termine più neutro. Questi tentativi allora erano falliti.  Stavolta hanno più successo, come abbiamo visto con l'anatema lanciato su "Via col vento". Sfortunatamente, questo è solo l'inizio e chissà quali altri oltraggi dovremo aspettarci: mentre la rabbia legittima provocata dalla morte di Georges Floyd è accompagnata da eccessi che vanno dal saccheggio alla distruzione, gli appelli a sciogliere la cosiddetta polizia razzista trova echi anche in Francia.  Solo che, se l'Occidente riconosce i suoi torti, non ci si può di certo aspettare delle scuse dal mondo arabo per i suoi settecento anni di occupazione della Spagna e per la distruzione delle antiche civiltà del Medio Oriente. Neppure per la tratta di schiavi neri: secondo il settimanale Jeune Afrique del 24 novembre 2017 “tra il Medioevo e il 20 ° secolo, gli arabi e gli ottomani  vendettero più di 17 milioni di schiavi africani”.

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Michelle Mazel scrittrice israeliana nata in Francia. Ha vissuto otto anni al Cairo quando il marito era Ambasciatore d’Israele in Egitto. Profonda conoscitrice del Medio Oriente, ha scritto “La Prostituée de Jericho”, “Le Kabyle de Jérusalem” non ancora tradotti in italiano. E' in uscita il nuovo volume della trilogia/spionaggio: “Le Cheikh de Hébron".


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