Adesso però la festa è finita, due delle vittime del mostro Tamimi avevano anche la cittadinanza americana quindi gli USA pretendono l'estradizione dell'assassina. I genitori di Malki Roth, che aveva 15 anni quando è stata uccisa, si sono rivolti alla Corte Suprema per avere giustizia e vedere rinchiusa in una galera americana la terrorista. I repubblicani del Congresso hanno minacciato re Abdullah mandandogli a dire che gli USA sono nella posizione di sanzionare la Giordania nel caso si opponesse all'estradizione richiesta da molti anni ma solo adesso diventata legge per il Dipartimento di Stato. La Giordania riceve annualmente dagli USA 1miliardo e 700 milioni di $. La verità è che re Abdullah, per interesse o per simpatia, dimostra di avere un debole per i terroristi palestinesi e Donald Trump lo ha messo in grandi ambasce informandolo senza tanti complimenti che l'amministrazione americana è pronta a tagliare 1 miliardo e mezzo degli aiuti se rifiutasse di estradare la Tamimi. Il re ha anche un altro grande problema, il 70% dei cittadini giordani sono palestinesi poiché la Giordania era la Palestina loro destinata. Consegnare quindi l'assassina Tamimi a Donald Trump potrebbe costargli davvero il trono sul quale sta seduto da 21 anni con la paura molto realistica che i palestinesi glielo tolgano da sotto il regale sedere. Era questo il sogno di Arafat prima che Re Hussein lo mandasse a calcioni in Libano ammazzando, nel settembre del 1970, ricordato come Settembre nero, più di 20.000 feddayin palestinesi. Oggi il povero re Abdullah sta tremando, non ha fatto niente per 21 anni, non ha mai nemmeno tentato di creare un'atmosfera più amichevole tra israeliani e giordani. Adesso faccia finalmente il re, si armi di coraggio, paghi pegno e si liberi di una delle peggiori assassine palestiniste mai esistite.
Deborah Fait "Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"