IC7 - Il commento di Davide Romano: Rifiutarsi di vedere il male Dall'8 al 13 giugno 2020
Testata: Informazione Corretta Data: 15 giugno 2020 Pagina: 1 Autore: Davide Romano Titolo: «IC7 - Il commento di Davide Romano: Rifiutarsi di vedere il male»
IC7 - Il commento di Davide Romano
Dall'8 al 13 giugno 2020
Rifiutarsi di vedere il male
Talvolta, anzi spesso, ci arrabbiamo con l'Unione Europea perché è critica con Israele e accondiscendente con Paesi tirannici come l'Iran, o organizzazioni terroristiche come Hezbollah. In realtà esiste una coerenza nelle tendenze autodistruttive del nostro continente. E' ormai certificato dalle stesse istituzioni europee come Russia e Cina siano impegnate a inondarci di informazioni false per indebolire le nostre istituzioni. Ciononostante il desiderio di fare affari con questi Paesi non deflette. Anzi. Di fronte a questi attacchi mediatici, l'Unione Europea non solo non blocca i rapporti commerciali con il nemico. Ma va avanti come se nulla fosse, e anzi nel frattempo sta programmando di aumentare le spese per la difesa dalle fake news di Pechino e Mosca, pur di continuare i rapporti con loro. Questo è molto più di una politica stupida, è un totale crollo dei valori su cui si fonda il nostro continente. E se una politica folle si può cambiare, è molto più difficile modificare i valori che muovono le nostre istituzioni europee. Per questo dobbiamo avere il coraggio di guardare in faccia il vero problema: noi stessi. Le dittature giocano la propria partita contro le democrazie, come è purtroppo logico e normale. Siamo noi europei a essere completamente privi di tempra morale e incapaci di distinguere il bene dal male. Non vogliamo rispondere colpo su colpo perché non amiamo il conflitto.
Robert Kagan
Torna dunque sempre più di attualità il pensiero di Robert Kagan, quando già nel 2003 titolava un suo saggio:" Gli americani vengono da Marte, gli europei da Venere" dove veniva spiegato come noi europei vogliamo credere a un mondo di “pace perpetua”. E per questo non siamo in grado di riconoscere il male, neppure se questo ci aggredisce. Gli americani invece vengono da Marte, perché hanno una visione hobbesiana dei pericoli di un mondo anarchico, e sanno che il nemico va affrontato. Per questo alla sfida mediatica che ci portano i totalitarismi (comunisti, fascisti o islamisti che siano), noi non sappiamo rispondere. Torna alla mente una frase di Kafka attualissima oggi: "il male conosce il bene, ma il bene non conosce il male". E in effetti il male del totalitarismo ci conosce benissimo: sanno che basta nascondere i loro orrori alle nostre telecamere per essere considerati rispettabili. In fondo nulla è cambiato rispetto agli anni della Guerra Fredda, dove ci lasciavamo ingannare dall'Unione Sovietica esattamente come oggi facciamo con le nuove dittature: dall'Iran alla Cina, passando per la Turchia. Ma il problema sta solo nel perché non vogliamo vedere quanto è chiaro, lampante e certificato dalle stesse istituzioni europee. E non illudiamoci, non è un problema di occhiali che non vedono la realtà. Ma è un problema ben più grave: di un pensiero che si rifiuta di vedere il male per quello che è.
Davide Romano Conduttore televisivo, scrittore, collabora conLa Repubblica- Milano Già Assessore alla Cultura della Comunità ebraica di Milano