Almeno dieci morti per mano della polizia in Sudafrica, tutti cittadini neri, tutti uccisi durante il lockdown per presunta violazione della chiusura. Ed è cosi che il Sudafrica scende in piazza, da giorni, contro le violenze degli agenti e il razzismo mai estirpato. L'ultima manifestazione martedi: in migliaia si sono ritrovati sotto lo slogan ormai globale Black Lives Matter a Città del Capo, Pretoria e Johannesburg per gli abusi compiuti sulle comunità più povere e quelle nere, categorie spesso coincidenti. Una brutalità concentrata negli slum, denunciano gli attivisti, affatto nuova né dipendente dal lockdown. Lo dicono i dati: tra il 2012 e il 2019 sono state oltre 42mila le denunce per pestaggi, stupri, uccisioni, secondo l'Independent Police Investigative Directorate. E questi sono i soli casi portati alla luce dalle vittime.