martedi` 24 dicembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Libero - Il Messaggero Rassegna Stampa
01.06.2020 Stati Uniti 2: dai neonazisti all'estrema sinistra, ecco chi c'è dietro caos e violenze
Cronache e commenti di Flavio Pompetti, Glauco Maggi

Testata:Libero - Il Messaggero
Autore: Flavio Pompetti - Glauco Maggi
Titolo: «Integralisti, Antifa, neonazi ecco chi c'è dietro il caos - Trump mette al bando l'estrema sinistra»

Riprendiamo dal MESSAGGERO di oggi, 01/06/2020, a pag.11, con il titolo "Integralisti, Antifa, neonazi ecco chi c'è dietro il caos" l'analisi di Flavio Pompetti; da LIBERO, a pag. 13, con il titolo "Trump mette al bando l'estrema sinistra", l'analisi di Glauco Maggi.

Ecco gli articoli:

IL MESSAGGERO - Flavio Pompetti: "Integralisti, Antifa, neonazi ecco chi c'è dietro il caos"

Minneapolis, quarta notte di proteste: un morto a Detroit. Il ...

NEW YORK Mercoledì mattina a Minneapolis un uomo bianco di mezza eta con il volto coperto da una maschera antigas ha iniziato a spaccare con un martello Ic vetrine di un negozio. la protesta non si era ancora trasformata in rivolta. Qualcuno lo ha filmato, e gli ha chiesto se era un poliziotto. «Che differenza fa?» gli ha risposto il guastatore prima di dileguarsi. Si è diffusa l'idea, immediatamente smentita dalla polizia cittadina, che fosse un agente. Qualche ora dopo il governatore del Minnesota, John Ward, ha denunciato la presenza di agitatori giunti in città con lo scopo di alzare il livello del confronto. Nei giorni successivi la lista degli arresti durante la protesta da Denver a New York, da Los Angeles a Salt Lake City, mostra un numero spropositato di fuori sede che si distinguono nell'appiccare incendi e attaccare le gazzelle della polizia. Difficile l'identificazione degli infiltrati. Per Trump sono «anarchici della sinistra radicale», in particolare gli appartenenti ad Antifa, un movimento che si ispira genericamente alla militanza anti neonazista, ma che è associato spesso ai confronti di piazza più duri, come impedire lo svolgimento dei comizi di Trump. Il presidente ha scritto ieri che designerà Antifa come un gruppo terrorista.

ARMATI E VESTITI DI NERO La platea delle manifestazioni pacifiche che vengono organizzate ogni giorno, e che spesso si trasformano in rivolta violenta, fanno gola in realtà ad uno spettro ben più ampio di agitatori. Nelle prime ore dopo l'omicidio di George Lloyd, la zona di confine ai limiti del dark web occupata da 4chan (un canale che spazia dalle istruzioni per costruire bombe alla pedo pornografia, pullulava di inviti a gettarsi nella mischia. A Minneapolis nei giorni scorsi sono state fotografate le distintive camicie hawaiane dei Boogaloo Bois, integralisti della libertà del porto darmi. Gli organizzatori delle marce hanno segnalato la presenza di membri della 3 Peruenters Militia, il maggiore gruppo paramilitare del paese. Spesso è difficile distinguere l'uno dall'altro, ma sono tutti armati, spesso vestiti di nero, quasi mai viaggiano in gruppo.

LIBERO - Glauco Maggi: "Trump mette al bando l'estrema sinistra"

Immagine correlata
Glauco Maggi

Ancora proteste a Minneapolis, incendiato il commissariato

Ormai è la protesta dell'estrema sinistra radicale contro l'America, anche a colpi di Molotov con l'intento di uccidere i poliziotti. A Brooklyn, sabato notte, Samantha Shader, 27enne di Catskill (New York), ha scagliato la rudimentale arena incendiaria, per fortuna rimasta spenta, in un furgone con quattro agenti «E per grazia di Dio che non abbiamo avuto un poliziotto morto oggi», ha detto il capo della polizia di New York Dermot Shea Shader, che durante le fasi del suo arresto ha fatto resistenza morsicando un agente, comparirà oggi davanti ai giudici per essere accusata di tentato omicidio.

RISSA FRA DEMOCRATICI Nel corso degli incidenti, dopo che due SUV della polizia erano stati bersagliati con bottiglie e sassi dai dimostranti, un terzo SUV ha puntato sull'assembramento di persone mandandone alcune a terra. L'episodio è stato filmato e ha scatenato la reazione della deputata Alexandria Ocasio Cortez, che se l'è presa con il sindaco Bill De Blasio. II sindaco, visto il video, ha preso una posizione più responsabile, mantenendo che "è inappropriato per i protestanti circondare le auto della polizia e minacciare gli agenti». Ha anche suggerito che alcuni erano lì «solo per attaccare quelli che ci proteggono, i nostri agenti». Il presidente Donald Trump ha twittato domenica la sua risposta politica, annunciando che 'gli Stati Uniti d'America designeranno Antifa un'organizzazione terroristica». Come Al Qaeda. E ha offerto l'esercito federale agli Stati. Quelle di Antifa sono come cellule dormienti di una forza nemica pronte ad attivarsi sul piano nazionale se si presenta un'occasione: e indubbiamente l'assassinio di un nero, che proteste legittime e pacifiche per avviare una rivolta generale. E, per dichiarare immortale il razzismo dell'America di oggi, tra i simboli da colpire non potevano mancare le statue dei generali confederati in Virginia, l'immagine del razzismo di ieri.

L'ESERCITO IN CAMPO In 25 Stati è stato dichiarato il coprifuoco dopo che decine di città di tutto il Paese, da Los Angeles a New York, da Indianapolis a Minneapolis hanno assistito alla terza notte di sommosse, attacchi a palazzi governativi e negozi saccheggiati. I governatori di California, Georgia, Minnesota, Missouri, Nevada, Ohio, Tennessee, Texas, Utah, Washington State hanno attivato l'esercito statale, la Guardia Nazionale, in appoggio alle polizie locali. E un caos, ma diretto e mirato a colpire gli stessi valori e simboli dell'America. Gli agenti sono il primo simbolo della convivenza civile democratica, e il consigliere per la Sicurezza Nazionale Robert O' Brian, alla CNN, ha ammesso che «non c'è dubbio che ci siano alcuni poliziotti razzisti. Penso che siano la minoranza, poche mele marce che dobbiamo sradicare». Brian ha negato che ci sia un «razzismo sistemico» tra le forze dell'ordine Usa. «Il 99,9% dei nostri agenti sono grandi americani. Molti di loro sono afroamericani, ispanici, asiatici, lavorano nei quartieri più difficili e hanno il più difficile dei lavori da svolgere in questo Paese. Penso che siano fantastici, grandi americani». Anche il candidato democratico Biden è intervenuto: «Giusta la protesta ma non la violenza».

Per inviare la propria opinione, telefonare:
Il Messaggero 06/4721

Libero 02/ 999666
Oppure cliccare sulle e-mail sottostanti


redazioneweb@ilmessaggero.it
lettere@liberoquotidiano.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT