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Combattere adeguatamente l'antisemitismo e l'anti-israelismo
Commento di Manfred Gerstenfeld
(traduzione di Yehudit Weisz)
Pregiudizi contro Israele all'Onu Per un giornalista che cercasse un libro facile da scrivere su Israele, un tema con materiale ampiamente disponibile potrebbe essere l'incapacità dei governi israeliani di combattere con competenza l'antisemitismo e l'anti-israelismo. Probabilmente è difficile trovare nella storia dei nostri giorni un altro esempio di un Paese che sia stato oggetto di attacchi tanto discriminatori e verbali quanto Israele e che abbia reagito così male. Quando sono sotto attacco, le società che si comportano normalmente cercano la difesa migliore. Ed è anche quello che Israele ha fatto in altri settori chiave. Quando venne attaccato da eserciti stranieri durante la Guerra di Indipendenza, il Paese comprese che era fondamentale effettuare ingenti investimenti per strutturare e migliorare l'IDF. Oggi l'esercito israeliano è considerato uno dei migliori al mondo. Ci sono stati anche attacchi da parte di servizi di intelligence stranieri. Per questo e altri motivi è stata identificata la necessità di servizi di informazione competenti. Nel corso degli anni l'agenzia di intelligence internazionale israeliana, il Mossad, è stata temuta in tutto il mondo. Anche il suo servizio segreto interno, lo Shabak, e l'agenzia militare, Aman, sono altamente competenti. Negli ultimi anni ci sono stati attacchi informatici sempre più pericolosi. In risposta, Israele ha iniziato a investire pesantemente nella difesa informatica. Gli esperti affermano che Israele stia per diventare un leader mondiale in questo campo. Il confronto tra queste azioni da parte di Israele e la sua lotta meno che mediocre contro l'antisemitismo e l'anti-israelismo è sconcertante. L'antisemitismo esiste da oltre un millennio nel mondo occidentale. Gli ebrei sono stati assassinati, perseguitati, discriminati e maltrattati in molti modi. La Shoah è ancora fresca nelle nostre menti. L'antisemitismo non è mai scomparso dall'Europa postbellica. Si è notevolmente rafforzato nel secolo in corso, anche negli Stati Uniti. La Shoah ha fatto diventare l'antisemitismo classico un tabù. L'enfasi degli incitatori all’odio si è quindi spostata gradualmente verso l'anti-israelismo. I temi dell'anti-israelismo sono identici o mutazioni dei classici tipi di antisemitismo religioso e nazionale. È ora evidente che una avvisaglia della diffusione dell'anti-israelismo fu la Risoluzione delle Nazioni Unite nel dichiarare che il ‘Sionismo è Razzismo’. Nel 1975 l’Assemblea Generale Plenaria aveva votato che “il Sionismo è una forma di razzismo e di discriminazione razziale.” Yohanan Manor, che ha pubblicato un libro su questo argomento, ha scritto: “Tuttavia, l’Israele ufficiale non ha considerato l'enorme e crescente danno inflitto dal ‘Sionismo è Razzismo’ come un motivo sufficiente per combattere apertamente la risoluzione e agire per annullarla.” La Risoluzione fu revocata solo nel 1991, dopo che gli Stati Uniti si convinsero a prendere l'iniziativa sulla questione. Un primo grande avvertimento nel nuovo secolo, arrivò dopo “ l'omicidio” di Muhammed al-Durrah nel 2000. Le immagini di questo dodicenne di Gaza, accovacciato accanto a suo padre, divennero una potente icona di propaganda della Seconda Intifada per i palestinesi nel mondo musulmano. Un cameraman palestinese che lavorava per France TV2 aveva manipolato pesantemente il filmato, consentendo alla stazione televisiva di affermare che Israele aveva ucciso il ragazzino. L'analisi balistica dimostrò poi che i soldati israeliani non avrebbero potuto farlo. Tuttavia tutte le prove arrivarono troppo tardi. Fu l'inizio di una massiccia diffusione di falsi filmati palestinesi, a volte chiamati Pallywood. Un secondo forte segnale di allarme arrivò l'anno successivo. Nel 2001 a Durban, in Sudafrica, ebbe luogo la Prima Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite contro il Razzismo, dove si tenne un vero e proprio festival dell’odio antisemita, in cui Israele fu messo in ridicolo. La conferenza delle ONG nel Forum parallelo era andata ancora peggio: fra i suoi partecipanti c'erano molti umanisti fasulli e razzisti e altri progressisti perversi. Quali lezioni trasse il governo israeliano da quella disastrosa conferenza? La conclusione principale sembra sia stata una risposta occasionale. Con l'aiuto di organizzazioni ebraiche, Israele si preparò per la Conferenza di revisione di Durban, che ebbe luogo a Ginevra nel 2009. Di conseguenza, vi fu una massiccia presenza israeliana ed ebraica e le ONG che diffamavano Israele vennero spinte ai margini. Nonostante tutti questi sforzi, non si ebbe alcun impatto strutturale. Il nuovo secolo ha portato a un diluvio di incitamento antisemita e anti-israeliano. Tra le ultime manifestazioni dell'anti-israelismo c'è la decisione in gran parte politica del Procuratore capo della Corte Penale Internazionale (CPI) Fatou Bensouda di indagare sui crimini di guerra israeliani. È improbabile che avrebbe osato portare avanti questo caso, se Israele avesse avuto un’agenzia anti-propaganda: sia essa che la CPI sarebbero attaccabili come autori di una simile indagine. Bensouda fu Ministro della giustizia in un governo dittatoriale in Gambia. La CPI è un fallimento che ha sprecato ben oltre un miliardo di dollari per non aver fatto quasi nessuna condanna. Qualche mese fa ho avuto un breve colloquio con un ex ministro israeliano. In tutta sincerità questo ministro ha ritenuto che alcuni ministeri israeliani trattino in modo competente l'antisemitismo e l'anti-israelismo. A loro sono stati dati fondi per farlo. L'idea che impiegati ministeriali e ministri con tutti i loro vincoli, possano gestire un problema complesso come questo è tuttavia assurdo. La strategia di base è che l'attacco è la migliore difesa. I mercenari dell'odio estremo palestinese sono un obiettivo facile. Il loro partito leader, Hamas, è un promotore del genocidio e il secondo più grande Fatah - e l'Autorità palestinese che lo controlla - sono glorificatori di omicidi. I dipendenti di una nuova agenzia israeliana anti-propaganda nei loro primi giorni di lavoro, dovrebbero solo visitare il sito web Palestinian Media Watch per ottenere una rapida indicazione di come smascherare i palestinesi. Discorsi di odio, demonizzazione, cartoons antisemiti e uso improprio dei finanziamenti occidentali sono solo alcuni dei tanti argomenti. Ora finalmente c’è un nuovo governo. La Knesset è diventata completamente attiva. Forse tra i membri di opposizione nella Knesset c’è chi capisce che i continui fallimenti dei governi israeliani in questi settori, sono un argomento in cui, lui o lei, possono aver successo, ribadendolo continuamente.
Manfred Gerstenfeld è stato insignito del “Lifetime Achievement Award” dal Journal for the Study of Antisemitism, e dall’ International Leadership Award dal Simon Wiesenthal Center. Ha diretto per 12 anni il Jerusalem Center for Public Affairs. Le sue analisi escono in italiano in esclusiva su IC |
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