Roma, Ramadan: donne segregate. Ma i media sono ormai quasi tutti allineati Fa eccezione l'articolo di Salvatore Dama
Testata:Libero - Il Messaggero Autore: Salvatore Dama Titolo: «Festa islamica: uomini all'aria, donne nel recinto - Ramadan, raduno all'aperto»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 25/05/2020, a pag.10, con il titolo "Festa islamica: uomini all'aria, donne nel recinto" il commento di Salvatore Dama; dal MESSAGGERO Roma, a pag. 32, la breve "Ramadan, raduno all'aperto".
Riprendiamo la stessa notizia da Libero, che critica l'accaduto, e il Messaggero, che come la maggior parte dei media è allineato al politicamente corretto che impedisce di criticare l'islam persino quando segrega le donne.
Ecco gli articoli:
LIBERO - Salvatore Dama: "Festa islamica: uomini all'aria, donne nel recinto"
Nessun rispetto del distanziamento sociale e donne rinchiuse in un recinto. Succede a Piazza Re di Roma, nel quartiere Appio della capitale. E la festa di fine Ramadan. E i fedeli musulmani si riuniscono, come tradizione, per celebrare il momento. Ma c'è qualcosa che non va. Come testimoniano le immagini pubblicate da Fabio Rampelli, deputato di Fratelli d'Italia e vice presidente della Camera, sui suoi canali social. «Nella foto scattata da me alle ore 9.30: gli uomini pregano ignorando le regole del distanziamento sociale, ma hanno almeno la mascherina. A pochi metri di distanza si vede un recinto, non è una porcilaia, ma lo spazio riservato alle donne rinchiuse dietro una rete oscurante, come fossero animali. Non possono partecipare alla preghiera né vedere i fedeli e l'iman. La polizia osserva senza eccepire». Rampelli protesta e annuncia una interrogazione parlamentare: «Non si può più accettare di essere discriminati a casa propria, di vedere stravolti i nostri principi ordinatori per i quali generazioni si sono battute con coraggio, di subire divieti e sanzioni mentre cittadini stranieri violano indisturbati la legge. Gli articoli 3, 37 e 51 della Costituzione italiana li gettiamo nella tazza del cesso? Lo chiederò a Conte questa settimana. Adesso basta», conclude. Altrove, sempre a Roma, si verificano altri problemi. «Ci giungono segnalazioni che in diverse zone, tra cui Conca d'Oro, nel terzo municipio, in occasione della fine del Ramadan si sono riunite decine di persone di fede islamica Nul Una delle immagine del ritrovo islamico per la fine del Ramadan organizzato a Roma nel quartiere Appio la contro la libertà di culto, ma le regole valgono per tutti. Non erano vietati assembramenti?». Così in una nota Laura Corrotti, consigliere Lega Regione Lazio. La sindaca di Monfalcone, Gorizia, ha vietato le celebrazioni. «Due associazioni islamiche hanno chiesto di poter utilizzare, per la festa della fine del Ramadan, spazi all'aperto. Dopo aver informato prefetto e questore abbiamo risposto di no, perché sul territorio comunale è tuttora in vigore un'ordinanza che per il contenimento del contagio non lo consente. Per le misure anti-Covid la Pasqua noi l'abbiamo festeggiata a casa», dichiara la prima cittadina Anna Maria Cisint. In altre città non ci sono stati problemi, invece. A Imperia, per esempio, circa trecento fedeli musulmani si sono dati appuntamento all'anfiteatro della Rabina di Imperia I partecipanti erano muniti di mascherine e l'ingresso all'anfiteatro è stato monitorato con un termoscanner per misurare la temperatura Rispettate anche le distanze di sicurezza imposte dai protocolli anti Covid-19.
IL MESSAGGERO: "Ramadan, raduno all'aperto"
Un momento di preghiera all'aperto a Roma per il Ramadan
Con l'arrivo della nuova luna, è iniziato ieri l'Eld al Fitr: per i musulmani è la «festa della gioia» per la fine del lungo periodo di digiuno del Ramadan. Una parte della comunità islamica lo ha festeggiato ieri in piazza a Conca d'Oro sollevando molte proteste per l'esiguo distanziamento dei fedeli.
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