L'alligatore di Hitler che finì con Stalin Commento di Roberto Giardina
Testata: La Nazione Data: 25 maggio 2020 Pagina: 20 Autore: Roberto Giardina Titolo: «Addio a Saturn, l'alligatore di Hitler. Scappò da Berlino e finì con Stalin»
Riprendiamo da NAZIONE/RESTO del CARLINO/IL GIORNO di oggi 25/05/2020, a pag.20 con il titolo "Addio a Saturn, l'alligatore di Hitler. Scappò da Berlino e finì con Stalin" il commento di Roberto Giardina.
Roberto Giardina
Quale rapporto c'è tra una chiesa simbolo di Berlino e della guerra e un alligatore nato nel Mississippi, nel sud degli Stati Uniti, e regalato a Hitler in occasione delle Olimpiadi del 1936? Sabato scorso Saturn, lungo 3,5 metri, è morto nello zoo di Mosca a 85 anni, età eccezionale per il rettile che in media arriva al massimo al mezzo secolo. Secondo la leggenda, creata dallo scrittore Boris Akunin, Saturn sarebbe stato accolto nel giardino zoologico privato del Führer, ma viene smentito sia dai responsabili russi che dai tedeschi. E una storia in parte oscura ma affascinante. Le Olimpiadi furono un trionfo per il Ill Reich. Giunto al potere nel 1933, in appena tre anni Hitler in apparenza aveva ricostruito il paese, in rovina dopo la Grande Guerra, la tragica inflazione e la crisi del '29. La realtà era diversa, il Führer preparava il nuovo conflitto, ma si vollero chiudere gli occhi. Avery Brundage, il presidente del Comitato Olimpico Usa ammirava Hitler, era antisemita e razzista. Per non guastare i rapporti con Berlino, escluse molti atleti ebrei americani, e reagi alle pressioni internazionali per boicottare i Giochi: è un complotto delle organizzazioni ebraiche e dei comunisti, denunciò. In fondo, diceva, la Germania tratta gli ebrei come in Usa vengono trattati i negri. E a Dachau, il primo lager, finivano solo i comunisti e gli antisociali come gli omosessuali. II giovane alligatore del Mississippi fu spedito in regalo alla vigilia delle Olimpiadi. I negri americani andarono ai Giochi, e Owens vinse tre ori sotto gli occhi del Führer. I turisti che vengono oggi a Berlino passano davanti ai resti della Gedächtnis kirche, a poche decine di metri dal giardino zoologico. Non è stata ricostruita, né abbattuta, i resti anneriti rimangono come simbolo della guerra. La chiesa fu distrutta nella notte del 23 novembre del '43, il bombardamento a tappeto che rase al suolo la parte occidentale della metropoli, colpi anche lo zoo: su 16mila animali sopravvissero appena in 96. Su trenta coccodrilli e alligatori, solo Saturn riuscì a fuggire, e raggiungere uno dei tanti canali che collegano i laghi intorno alla città. Aveva una fibra eccezionale, è morto di vecchiaia, dicono i veterinari di Mosca. Saturn sopravvisse anche ai gelidi inverni quando a volte si ghiacciano i laghi in Prussia. Fu catturato nel '46 da soldati britannici che lo regalarono ai russi, non si sa perché. Per fortuna Saturn non trovò una compagna nella fuga, altrimenti la Prussia sarebbe stata invasa dagli alligatori come in romanzo di fantascienza. L'avventurosa vita di un alligatore è una piccola storia della nostra Europa. E ha una sua morale. Regalato da Brundage, o dai suoi amici, che odiava i comunisti, Saturn è scappato dai nazisti per vivere tra i 'rossi'.
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