Caso Silvia/Aisha: nella comunità islamica c'è chi accusa l'Occidente e assolve i terroristi Cronaca di Virginia Piccolillo
Testata: Corriere della Sera Data: 17 maggio 2020 Pagina: 25 Autore: Virginia Piccolillo Titolo: «Dichiarazioni choc: 'Silvia Romano in Somalia trattata come una signora'»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 17/05/2020, a pag. 25, l'articolo di Virginia Piccolillo dal titolo "Dichiarazioni choc: 'Silvia Romano in Somalia trattata come una signora' ".
Silvia/Aisha Romano
Roma Silvia Romano? «L’hanno trattata come una signora. Ma quali terroristi? I terroristi siete voi che buttate le bombe sopra i bambini insieme agli americani. Ma quale Al-Shabab?». Saranno i carabinieri ora a indagare sulle dichiarazioni-shock di un membro della comunità islamica della moschea di Torpignattara di Roma. Il deputato di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, ha presentato venerdì sera, alla caserma di Prato dove abita, un esposto nel quale chiede di «verificare se i fatti, la persona e i luoghi possono significare pericolo per la sicurezza e siano da considerare questi a termini di legge». Il servizio realizzato inizialmente per Il Giornale online, è stato rilanciato dalla trasmissione «Il diritto e il rovescio» di Paolo Del Debbio e ha suscitato indignazione nel partito di Giorgia Meloni per la teoria del sequestro a fini di «rieducazione» propugnata dall’intervistato che, secondo le informazioni raccolte dall’autrice, si farebbe chiamare Mohammed e sarebbe un membro molto influente della comunità islamica. Rivendica quel gesto di violenza che ha tenuto diciotto mesi Silvia nel terrore: «Quando le rapiamo noi - dice - non le violentiamo, non gli facciamo le porcherie, gli insegniamo». E infatti, dice orgoglioso: «Stando lì ha capito, ha preso l’educazione con la prigionia. E’ educata, ha studiato». E aggiunge: «Hai visto come é arrivata? Felice». «Va arrestato per istigazione all’odio e al terrorismo», ha gridato in trasmissione, collegato da casa sua, Donzelli. E subito dopo, nella più vicina caserma, ha presentato la denuncia mentre un gruppo di colleghi del partito di Giorgia Meloni annunciavano un’interrogazione parlamentare alla Camera contro quelle «parole gravissime». «Vorrei che fosse arrestato e cacciato, ma il punto - spiega al Corriere - è se questa persona ha un ruolo. E se quella stupidaggine la dice anche alla comunità musulmana di quella zona. Se divulga quelle idee. Perché un conto è se una persona istiga alla violenza o al terrorismo. Un altro se in quella moschea si fa proselitismo di questo tipo». Intanto le polemiche sulla conversione islamica della ragazza non si placano. Spuntano imam che festeggiano la sua scelta. Maher Kabakebbji, presidente della moschea Mariam alle porte di Milano, la «aspetta a braccia aperte per supporto spirituale». E malgrado la stessa Silvia abbia chiesto «non arrabbiatevi per me», i toni sui social sono alti. Caterina Bini, responsabile Enti locali del Pd, esprime «vergogna» per un post, poi rimosso, nel quale il capogruppo FdI in Comune a Pistoia, Lorenzo Galligani, formulava il sogno che «i servizi scovassero nelle loro capanne sudici e puzzolenti, i rapitori collaboratori mediatori santoni e gli ideologi e li ammazzassero come cani rabbiosi possibilmente insieme ai loro familiari fino al sesto grado».
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