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Giorgia Greco
Libri & Recensioni
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La mitzvah segreta di Lucio Burke . – Steven Hayward
La mitzvah segreta di Lucio Burke . – Steven Hayward



Edizioni Instar Libri



La mitzvah segreta di Lucio Burke suggerisce uno stimolante confronto con uno scrittore canadese della nuova generazione: difatti Steven Hayward è nato nel 1970. Mitzvah, pronunciata correttamente mitzvèh, è un termine ebraico riposseduto dallo yiddish che, come spiega sinteticamente a pagina 50 il brillante traduttore, Marco Bosonetto, significa originariamente “comandamento”, ma anche una buona azione, mi permetto di aggiungere, che realizza il volere di Dio.



L’ebraicità dello spumeggiante romanzo di Hayward si manifesta nel linguaggio, che tradisce, appunto, l’andatura delle storie yiddish, ma, per strano che possa sembrare, non nel protagonista. Difatti, Lucio è un adolescente un poco italiano, un poco irlandese, per niente ebreo. Vive nella caleidoscopica, agitata Toronto degli Anni Trenta.La città sotto molti aspetti una Babele, ma se oggi la sua multietnicità e la sua multiculturalità la caratterizzano assai positivamente, allora il pregiudizio, la diffidenza dilagano. Ecco gli italiani, wops, ecco gli ebrei, kikes.



Ci sono addirittura gruppi di filonazisti che sfilano inalberando la svastica.



Di fronte a un mondo diviso, a ridosso della Depressione, mentre sugli schermi furoreggia Greta Garbo, e Gandhi “inizia il digiuno”, la storia di Lucio, come quella del mondo in cui vive, è una storia di passaggio, e la svolta drammatica avviene durante una partita di baseball. Non voglio guastare la sorpresa; d’altronde, il romanzo di Hayward ci consegna una intensa e avventurosa storia d’amore tra Lucio e Ruthie, ragazza convintamene comunista, ebrea, come parecchi altri personaggi. Il romanzo si dipana racchiuso tra un prologo, dove l’autore ci assicura che si tratta di una storia vera, e un Epilogo, dove sapremo della morte di Ruthie, della partenza di Lucio per la guerra, della sua sparizione.



Favola con un caratteristico retroterra orale, cronaca, memoria, storia, sostanziano un originale scattante romanzo di esordio.



Claudio Gorlier

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