Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 05/05/2020, a pag. VII, la breve "Gerusalemme mette a bada l'intelligence"; da LIBERO, a pag. 8, la breve "In Israele 'tutti liberi' il 14 giugno".
Ecco gli articoli:
IL FOGLIO: "Gerusalemme mette a bada l'intelligence"
Israele è uno dei pochi casi di successo nel contenimento del coronavirus fuori dall'Asia. Come sempre, la gran parte del lavoro contro il virus è fatta con metodi non tecnologici, come il potenziamento delle infrastrutture sanitarie, la disponibilità di respiratori e mascherine e così via. Ma Israele si distingue anche perché il governo ha deciso di usare tecnologie particolarmente invasive per rintracciare i contagiati e i loro contatti. A fine marzo è stata lanciata la app HaMagen, che significa "scudo", e che è una delle poche che utilizza il gps. Funziona così: la app conserva sul telefono tutti gli spostamenti dell'utente negli ultimi 14giorni. Se l'utente fa un tampone e risulta positivo, la app carica i suoi spostamenti su un server centrale, che diventa così una gigantesca mappa degli spostamenti di tutti i positivi. Le app degli altri cittadini confrontano i propri spostamenti con quelli della mappa generale, e se c'è una coincidenza avvertono l'utente. Ovviamente la app è stata molto criticata per l'invasione della privacy e spesso genera falsi positivi, perché il gps non è preciso. Inoltre lo Shin Bet, i servizi segreti interni, utilizza tecniche di sorveglianza dei telefoni usate abitualmente nell'antiterrorismo per potenziare il tracciamento e sorvegliare le quarantene. Ma a fine aprile la Corte suprema israeliana ha bloccato tutto perché i rischi per i diritti sono troppo alti.
LIBERO: "In Israele 'tutti liberi' il 14 giugno"
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato un allentamento delle misure contro il coronavirus e ha promesso per la metà di giugno la fine di tutte le restrizioni se tutto va bene. Per il momento, basta con le restrizioni ai movimenti, finora limitati entro i 100 metri dalle abitazioni; inoltre si potranno incontrare i familiari più stretti e saranno ammessi assembramenti all'aperto fino a 20 persone. In un discorso trasmesso in tv, Netanyahu ha assicurato che «se tutto andrà bene, nelle prossime due settimane, le aumenteremo a 50» e saranno ammessi anche i «matrimoni fino a 50 persone». «Il 31 ma saranno ammesse 100 persone e il 14 giugno aboliremo tutte le restrizioni». In caso torni a salire il tasso di contagio con 100 nuovi casi al giorno o il raddoppio dei contagi in 10 giorni o 250 pazienti gravi in ospedale, allora le misure di distanziamento sociale verranno riprese, ha aggiunto il leader del Likud. «Abbiamo raggiunto un grande risultato» nel contenere la diffusione del coronavirus in Israele, dove finora sono stati registrati 16.246 casi e 235 morti per Covid-19.
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