Portogallo: un giorno per le vittime dell'Inquisizione Commento di Ilaria Ester Ramazzotti
Testata: Bet Magazine Data: 28 aprile 2020 Pagina: 25 Autore: Ilaria Ester Ramazzotti Titolo: «Un giorno per le vittime dell'Inquisizione»
Riprendiamo dal BOLLETTINO della Comunità ebraica di Milano, aprile 2020, a pag.21, con il titolo "Una guida ragionata, contro l’antisemitismo", il commento di Ilaria Ester Ramazzotti.
Un rogo dell'Inquisizione in Portogallo
Approvata dal parlamento di Lisbona all’inizio di marzo, una nuova legge, sostenuta da un ampio spettro di forze politiche, ha stabilito che il 31 marzo di ogni anno saranno ricordate le vittime dell’Inquisizione, istituita in Portogallo nel 1536 su richiesta del re João III e ufficialmente sciolta il 31 marzo del 1821. Come l’omologa Inquisizione spagnola, quella portoghese si scagliò in particolare contro gli ebrei formalmente convertiti al cristianesimo che praticavano in segreto la religione ebraica, ma anche contro gli sfuggiti all’Inquisizione spagnola e contro i moriscos. Gli ebrei furono espulsi dal Paese nel 1497, cinque anni dopo il decreto dell’Alhambra emanato in Spagna da Isabella di Castiglia e Ferdinando II d’Aragona il 31 marzo 1492. In Portogallo, i tribunali dell’Inquisizione furono istituiti a Lisbona, Coimbra e Évora, per poi espandersi anche nelle colonie portoghesi nel mondo. Il primo autodafé si tenne a Lisbona il 20 settembre del 1540. Le cronache storiche parlano di oltre 30 mila persone giustiziate o morte sul rogo. Ashley Perry, presidente dell’organizzazione Reconectar, che si occupa di riunire i discendenti dei conversos alle loro origini, ha detto che la recente approvazione della legge portoghese sul 31 marzo è stata una “decisione storica e importante”. «Speriamo che questo Giorno porterà a una maggiore consapevolezza di questo oscuro capitolo della storia ebraica e portoghese». Negli ultimi anni, il Portogallo ha visto la rinascita di centri ebraici a Porto e Lisbona.
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