Profilo di Muhammad Kawtharani, il successore di Soleimani in Iraq Cronaca di Giordano Stabile
Testata: La Stampa Data: 24 aprile 2020 Pagina: 16 Autore: Giordano Stabile Titolo: «Caccia al dirigente di Hezbollah: 'E' l'erede di Soleimani'»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 24/04/2020, a pag.16, con il titolo "Caccia al dirigente di Hezbollah: 'E' l'erede di Soleimani' ", la cronaca di Giordano Stabile.
Giordano Stabile
Muhammad Kawtharani
Era pressoché sconosciuto finché gli Stati Uniti non hanno messo una taglia da 10 milioni di dollari sulla sua testa. Muhammad Kawtharani, un misterioso iracheno che però milita nellefile dell'Hezbollah libanese, è considerato da Washington l'uomo più pericoloso in Iraq, l'erede del generale dei Pasdaran Qassem Soleimani, ucciso in un raid lo scorso 3 gennaio all'aeroporto di Baghdad. Nel convoglio colpito ci doveva essere anche lui, assieme al numero due delle milizie sciite irachene, Abu Mahdi al-Muhandis. Il Pentagono in un primo momento pensava di averlo eliminato e invece Kawtharani è ancora in pista, al centro delle trattative che dovranno portare alla scelta del prossimo primo ministro,e decidere quanto sarà forte l'influenza dell'Iran nel dopo-Soleimani.
La taglia degli Usa Il dipartimento di Stato verserà la bella cifra a chiunque «fornisca dettagli sulle attività di Kawtharani», in quanto «coinvolto in attività criminali a largo raggio». Per Washington sia l'Hezbollah libanese che i Pasdaran e alcune milizie sciite, come Ahl al-Haq, sono organizzazioni terroristiche. Ma in questo momento il braccio di ferro è politico e cioè il futuro orientamento del governo di Baghdad. Dopo l'uccisione di Soleimani i partiti filo-iraniani hanno fatto passare una mozione in parlamento che chiede il ritiro delle truppe americane. Per questo la scelta del premier che sostituirà il dimissionario Adel Abdel-Mahdi è decisiva. Kawtharani, nato in Iraq alla fine degli anni Cinquanta, ha studiato nella città santa di Najaf, come quasi tutti i comandanti di Hezbollah, ha sposato una irachena e ha quattro figli. Nel 2003, dopo l'invasione americana e la fine del regime di Saddam Hussein, il segretario generale Hassan Nasrallah l'ha nominato a capo delle operazioni di Hezbollah in Iraq. Il suo ruolo è cresciuto all'ombra di Soleimani. Smilzo, sempre con il turbante bianco e l'abito nero degli sciiti nel Levante, Kawtharani faceva la spola dalla capitale irachena a quella libanese, dove riferiva in prima persona a Nasrallah. Nel 2013 è finito sulla lista nera americana per aver «fornito finanziamenti, addestramento e appoggio logistico a gruppi di insorti sciiti». Adesso è ospite fisso nella foresteria del primo ministro e partecipa a tutte le riunioni sul futuro governo: «La perfetta copia di Soleimani», l'hanno definito a Baghdad e Washington è scattato l'allarme rosso.