Israele, finalmente l'accordo per il governo 21/04/2020
Israele, finalmente l'accordo per il governo Commento di Deborah Fait
A destra: Benny Gantz, Benjamin Netanyahu
Finalmente ci siamo, abbiamo evitato le quarte elezioni nel giro di poco più di un anno. Benjamin Netanyahu e Benny Gantz hanno firmato il nuovo governo di coalizione dopo 17 mesi di patimenti politici. Netanyahu sarà primo ministro per i primi 18 mesi alla fine dei quali verrà sostituito dal vice primo ministro Gantz. Il momento non poteva essere migliore, anche se arrivato in ritardo. Comunque in tempi di corona, in un momento di emergenza simile a una guerra, Israele non poteva non proteggere la propria democrazia e combattere il virus, tutti insieme, e infine lavorare con forza e serenità al piano di pace di Donald Trump. In luglio verrà decisa la mappa che applicherà la sovranità israeliana in alcune parti di Giudea e Samaria. Per questo, che sarà un problema enorme e delicato, era necessario avere un governo serio e stabile con un premier dell'esperienza di Benjamin Netanyahu. Al momento si sa che il Likud avrà i ministeri delle Finanze, Sicurezza Interna, Costruzioni, Trasporti, Educazione. Blu&Bianco avrà la Difesa, Affari Esteri, Giustizia, Economia Comunicazioni e cultura. Il Presidente della Knesset sarà del Likud. Non è ancora chiaro se il partito di destra Yamina (La destra) farà parte della coalizione. Mi dispiacerebbe molto perdere una politica in gamba come Ayelet Shaked. Naturalmente la sinistra protesta come da copione, ieri erano in duemilla a Kikar Rabin di Tel Aviv per manifestare con le bandiere nere a lutto ma tutti rigorosamente a due metri l'uno dall'altro e con le mascherine sul volto. La sinistra israeliana protesta ma lo fa sempre con educazione e senza violenza. Una cosa è certa, in momenti del genere, dopo 17 mesi di attesa e di grande stress, questo nuovo governo è il migliore tra tutte le possibili alternative. E' giusto fare tantissimi auguri di buon lavoro i due Benjamin, ne avranno tanto bisogno. Buona fortuna a loro, a noi e, innanzitutto, a Israele.
Deborah Fait "Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"