Ultima speranza: la Knesset o quarte elezioni
Commento di Deborah Fait
A destra: Benny Gantz, Benjamin Netanyahu
Siccome le disgrazie non vengono mai da sole, sarebbe stato troppo bello se Netanyahu e Ganz avessero trovato un accordo per formare un governo di coalizione, come tutti ormai ci aspettavamo. Oggi 16 aprile si sono interrotte le trattative e il presidente Rivlin ha dato alla Knesset ( il cui presidente è Benny Gantz) il compito di formare il nuovo governo. La cosa , se non impossibile, sarà molto difficile poiché uno dei punti più complicati del disaccordo è la magistratura. Il Likud vorrebbe cambiare le commissioni che nominano i giudici come aveva cercato di fare Ayelet Shaked quando era ministro della Giustizia tentando di rompere finalmente il potere che Aaron Barak aveva conferito ai giudici i quali erano padroni di fare il bello e cattivo tempo alla Knesset. Una prepotenza inaccettabile da parte di personaggi non eletti dal popolo. La Knesset ha tempo tre settimane per decidere e scegliere il nuovo premier, una volta uscito il nome, il nuovo capo del governo avrà 14 giorni per formare il governo. Siamo in tempi di coronavirus e sembra strano e quasi miracoloso che Israele vada avanti senza intoppi nonostante sia praticamente senza premier. Netanyahu, nonostante il caos politico, sta guidando il paese a meraviglia, lo ammettono ormai anche i suoi tanti nemici. Il COVID-19 viene affrontato con serenità, i decessi, rispetto ad altri paesi sono pochi, anche se comunque troppi. Il Mossad sta facendo miracoli, Il suo capo Yossi Cohen potrebbe essere, come molti sussurrano, il delfino di Bibi. Benny Ganz è riuscito solo a distruggere il suo partito Blu&Bianco rompendo con Yair Lapid e Moshe Yaalon, offesi a morte per l'avvicinamento di Ganz a Netanyahu la cui intesa sembrava la soluzione di tutti i problemi: un governo di unità nazionale, Bibi premier per 18 mesi, Gantz presidente della Knesset, poi ministro degli esteri e infine il premierato a lui per altri 18 mesi. Meglio di così! Ma i due giannizzeri di Ganz, Lapid e Yaalon, hanno spaccato tutto e se ne sono andati abbandonando l'alleato. Se la Knesset non troverà l'uomo ( o la donna) giusti e in grado di formare un governo allora si andrà alle quarte elezioni nel giro di un anno. Se le facessimo domani sono sicura che avremmo un plebiscito per Bibi, fra un anno chissà quante cose potrebbero accadere ma, riguardo a Israele, sono sempre ottimista. Nessuno riuscirà mai a vincerci perché, nel momento del bisogno, quando il pericolo incombe, possiamo dire che Israele ha 9 milioni di primi ministri, 9 milioni di soldati, 9 milioni di cittadini stretti l'un l'altro come un sol uomo.
Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"