Germania: si allunga l'ombra del terrorismo islamista Cronaca di Letizia Tortello
Testata: La Stampa Data: 16 aprile 2020 Pagina: 18 Autore: Letizia Tortello Titolo: «Cellula progettava attentati nel nome dell'Isis. Quattro arresti»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 16/04/2020, a pag.18, con il titolo "Cellula progettava attentati nel nome dell'Isis. Quattro arresti" la cronaca di Letizia Tortello.
Letizia Tortello
In piena pandemia, e contravvenendo anche all'indicazione che aveva dato lo stesso Stato Islamico a metà marzo (cioé la sospensione di tutti gli attentati nei Paesi colpiti dal virus), quattro cittadini tagiki volevano compiere un attacco terroristico in Germania, e avevano già le armi pronte per agire. Sono stati arrestati ieri mattina, anche se il mandato di cattura risale al 9 aprile. Le forze speciali del Land del Nordreno-Vestfalia, insieme ai colleghi della polizia di Düsseldorf, responsabile delle indagini, li hanno sorpresi nei loro appartamenti a Essen, Neuss, Siegen e nel distretto di Heinsberg.
Contro basi americane e civili Avevano contatti attivi in Siria e in Afghanistan. Sono accusati di aver fondato una cellula terroristica in Germania per conto dell'Isis, questo insieme a un connazionale che è già in custodia cautelare da marzo dell'anno scorso. Secondo il procuratore federale, i cinque uomini si sono uniti all'Isis nel gennaio 2019. Inizialmente, volevano andare in Tagikistan, per prendere parte alla lotta contro il governo come membri armati della jihad. Poi, hanno cambiato idea: hanno pianificato attacchi in Germania, secondo le indagini ricevendo istruzioni da due alti capi dell'Isis in Siria e in Afghanistan, con i quali avevano rapporti costanti. Secondo gli inquirenti,tra gli obiettivi dell'attacco c'erano strutture militari americane in Germania, ma anche civili tedeschi. Ad esempio, uno degli obiettivi dell'attentato - non imminente - era un personaggio che si era espresso pubblicamente in modo critico sull'Islam. La cellula era già in possesso di armi da fuoco e munizioni e uno degli uomini aveva ottenuto informazioni su come costruire ordigni. Il gruppo si era già procurato su Internet alcune delle componenti necessarie alla costruzione delle bombe. I sospetti, originari del Tagikistan e di età compresa tra i 24 ed i 32 anni, erano riusciti a finanziare i propri attacchi, raccogliendo denaro tra i fratelli di jihad in Germania, soldi con cui avrebbe fornito anche appoggio allo Stato Islamico in Siria. L'uomo che già si trova in carcerazione preventiva aveva anche accettato di compiere un omicidio su commissione in Albania, in cambio del pagamento di un compenso di 40 mila dollari. Per farlo, si era recato assieme ad un altro membro del gruppo in Albania, ma l'attentato che gli era stato commissionato era poi fallito, ed era tornato in Germania per lavorare con i compagni su nuove missioni terroristiche.
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