IC7 - Il commento di Astrit Sukni
Dal 7 al 12 aprile 2020
Buon compleanno Tel Aviv!
Tel Aviv significa Collina di Primavera perché nasce su una collina, di primavera, l’11 aprile 1909. Nasce da nulla. Da una terra arida, secca dove non si poteva coltivare niente. Di fronte c’è il mare Mediterraneo. Fu fondata da un gruppo di residenti della vicina Giaffa che guidati da Meir Dizengoff, futuro sindaco della città, costruirono la più grande metropoli di Israele. Sessanta le famiglie presero parte alla sua costruzione.
L’architettura Bauhaus degli anni ’30 farà sì che la città venisse chiamata la Città Bianca. Gli edifici in stile Bauhaus sono oggi un patrimonio dell’UNESCO. Tel Aviv ha conosciuto solo prosperità ed espansione al punto da diventare la città più grande del paese. E’ a Tel Aviv, il 14 maggio 1948, che David Ben-Gurion pronunciò il discorso d’Indipendenza dello Stato di Israele, perché dal 1948 al 1949 è stata la capitale di Israele. Tel Aviv è una città che non dorme mai perché è sempre in movimento, sempre in crescita, il centro finanziario e economico dell’intero paese. Le maggiori start-up nascono a Tel Aviv e nelle città limitrofe: è, questa, la Sillicon Valley del Medio Oriente. Molte delle applicazioni di cui oggi non possiamo fare a meno sono nate a Tel Aviv. Tel Aviv è parte importante della tecnologia informatica mondiale. Tel Aviv è la città per tutti, giovani, anziani, gay, lesbiche dove ognuno può sentirsi quello che vuole. E’ infatti a Tel Aviv che si svolge il più famoso Gay Pride del mondo. L’intera città è in festa durante il Pride, l’anno scorso vi hanno partecipato 250 mila persone. La città è semplicemente stupenda; anche se in questo periodo i riflettori sulla città che non dorme mai sono spenti per colpa del Covid-19, noi siamo fiduciosi che presto tornerà a splendere e a crescere giorno dopo giorno. Chiudo con una frase dello scrittore e viaggiatore Robert Byron: «Se Tel Aviv fosse in Russia, il mondo esalterebbe il suo piano urbanistico, gli edifici, la sua vita cittadina improntata al sorriso, le sue attività intellettuali, la sensazione di una gioventù al potere. La differenza con la Russia è che invece di essere delle mete per l'avvenire, tutte queste cose sono già realizzate.» Buon compleanno Tel Aviv!
Astrit Sukni - IC redazione