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La Stampa Rassegna Stampa
12.04.2020 Yemen: nuove vittime del terrorismo degli Houthi filo-iraniani
Cronaca di Giordano Stabile

Testata: La Stampa
Data: 12 aprile 2020
Pagina: 16
Autore: Giordano Stabile
Titolo: «Quattro reporter condannati a morte dagli Houthi»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 12/04/2020, a pag.16, con il titolo "Quattro reporter condannati a morte dagli Houthi", la cronaca di Giordano Stabile.

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Giordano Stabile

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Terroristi Houthi filo-iraniani

I ribelli Houthi condanno a morte quattro giornalisti con l'accusa di «aver collaborato con il nemico», cioè la Coalizione a guida saudita che da cinque anni cerca di riconquistare la capitale Sanaa e ristabilire il governo del presidente Abed Rabbo Mansour Hadi. La guerra civile ha causato oltre 100 mila vittime e non ha risparmiato civili, scuole, ospedale e neppure i reporter. I quattro condannati, che potranno fare appello, erano stati arrestati nella capitale, assieme ad altri sei, nel giugno del 2015, pochi mesi dopo il blitz dei guerriglieri sciiti che aveva costretto Hadi alla fuga. Il loro avvocato, Abdel-Majid Sabra, non ha potuto partecipare all'udienza e ha confermato che sono accusati di essere spie, mentre gli altri sei sono stati condannati a pene detentive per aver «diffuso false informazioni». I condannati a morte sono Abdel-Khaleq Amran, Akram al-Walidi, Hareth Hamid e Tawfiq al-Mansouri, e secondo Amnesty International, sono anche stati sottoposti a torture, picchiati e privati d'acqua. La condanna conferma il regime autoritario imposto a Sanaa dagli Houthi, un movimento che prende il nome dal fondatore, Hussein Badreddin al-Houthi, e che si ispira al millenario "imamato" che ha retto il Nord dello Yemen fino al 1962. Il nome ufficiale del gruppo è Ansar Allah, cioè i Sostenitori di Dio. Da cinque anni i guerriglieri tengono testa a una coalizione di una ventina di Paesi, guidata dall'Arabia Saudita e dagli Emirati, e all'esercito governativo. Entrambi gli schieramenti hanno commesso numerose violazioni dei diritti umani, a partire dall'arruolamento di minori, persino di 12-13 anni. E anche le forze governative, secondo il Committee to Protect Journalists, hanno represso la libertà di stampa. Il conflitto ha causato la catastrofe umanitaria più grave del pianeta, con la metà dei 30 milioni di abitanti che soffre di malnutrizione, e migliaia di vittime per il colera. Tre giorni fa la Coalizione ha dichiarato un cessate-il-fuoco di due settimane, anche per evitare la diffusione del coronavirus. Finora è stato registrato un solo caso ma l'epidemia avrebbe un impatto devastante in un Paese con le strutture sanitarie a pezzi. Gli Houthi, appoggiati dall'Iran, hanno però rifiutato la tregua. Nei primi mesi dell'anno sono riusciti a conquistare gran parte delle province centrali di Jawf e Marib e inflitto pesanti sconfitte ai governativi. Considerano il cessate-il-fuoco uno stratagemma della Coalizione per prendere tempo e hanno ribadito che non si arrenderanno «mai».

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