Il coronavirus sta portando alla luce un sacco di cose inaspettate dovute alla paura isterica di beccarsi il batterio e lasciarci le penne e così, come capita agli ubriachi che, tra i fumi dell'alcool, dicono verità che mai confesserebbero da sobri, i nostri nemici stanno mettendo le mani avanti nel caso in cui un futuro vaccino antiCOVID-19 portasse la firma di Israele. All'inizio della pandemia hanno alimentato la solita retorica del complotto sionista…"gli ebrei hanno creato il virus per fare i soldi con il vaccino". Il figlio dell'ex primo ministro turco, Fatih Erbakan, avrebbe affermato che il virus sarebbe utile ai sionisti per raggiungere il loro obiettivo di riduzione del numero della popolazione mondiale. Un altro rappresentante del governo turco ha dichiarato che "Il sionismo è un batterio che causa sofferenze da 5000 anni". Un altro su Twitter ha scritto "gli ebrei sono una razza maledetta". Ehhh, va bene, considerateci anche una razza maledetta e invincibile che l'Iran vuole eliminare da anni, e lo dichiara un giorno si e l'altro pure, ma in tempi di coronavirus siamo proprio noi quelli cui il mondo guarda per essere salvato. Com'è questa storia? Ci odiano ma gli serviamo? Si, gli serviamo così tanto che quegli stessi ayatollah, contando i giorni e le ore per ridurre Israele a un ammasso di polvere, stanno bofonchiando tra le barbe …"Ma si dai! Se i sionisti inventano il vaccino potremo usufruirne anche noi, perbacco!" Non solo Teheran, in ginocchio con un numero imprecisato di morti, ha ammesso che dall'odiato nemico sionista potrebbe accettare la salvezza, ce n'è anche un altro, uno che odia Israele con tutto sè stesso, uno che ha detto…" tutto sommato, accettare il vaccino da Israele non significherebbe andare in luna di miele con gli ebrei né normalizzare i nostri rapporti".
Chi è costui? Ve lo presento, si tratta di Omar Barghouti, famoso fondatore del BDS, il più grande e attivo movimento antisemita del mondo, quello del boicottaggio totale di ogni prodotto israeliano e di ogni avvenimento culturale e accademico. Dalle rose ai pompelmi, dagli intellettuali a relatori universitari, ad ogni avvenimento che porti il nome -Israele-. Si deve boicottare tutto e sempre ma il vaccino, beh, quello potrebbe far comodo come l'antipolio e altre decine di cure che portano l'imprimatur di qualche odiosissimo ebreo. Omar Barghouti è nato in Qatar da una famiglia del numeroso clan Barghouti di cui fa parte anche il galeotto Marwan, ospite, per la durata di 5 ergastoli, delle galere israeliane. Marwan Barghouti, un terrorista, capo dei Tanzim, braccio armato di Fatah, fedelissimo di Arafat, si è distinto per la sua crudeltà durante la seconda intifada. Come assassino di ebrei si è conquistato le simpatie di tutto il mondo antisemita che ha fatto molte campagne e manifestazioni per la sua liberazione assimilandolo a Nelson Mandela. Omar non ha stoffa dell'assassino come il parente galeotto ma esprime il suo odio per lo stato ebraico in altri modi ugualmente nocivi. Rifiuta la soluzione dei due stati, vuole uno stato unico, ovviamente arabo e gli ebrei ridotti a dhimmi. Accusa Israele di praticare l'apartheid ma, non si sa com'è e come non è, lui, arabo e antisionista, ha studiato all'università di Tel Aviv. Pur odiando Israele vi vive tranquillamente, ha sposato un'araba israeliana, nessuno lo disturba, nessuno lo minaccia. Nel 2017 è persino andato in USA dove gli hanno conferito, all'università di Yale, il Gandhi Peace Award, l'anno dopo aver dichiarato pubblicamente: " Gli ebrei non hanno nessun diritto all'autodeterminazione, non sono un popolo e non possono avere nessun tipo di diritto come collettività". Per certuni resi idioti dall'odio per gli ebrei, Omar Barghouti è evidentemente un grande pacifista come Arafat lo fu per certi altri quando, a Oslo, gli fu conferito il premio Nobel per la pace. Mi auguro, come tutti, che qualcuno scopra il vaccino contro questa terribile pandemia che, democraticamente, colpisce tutti, dal capo di stato all'ultimo homeless, l'ideale sarebbe creare un vaccino un po' più selettivo del virus stesso. E' un mio sogno segreto perché credo nella giustizia e nella punizione di chi son 2000 anni che ci rompe la scatole.
Deborah Fait "Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"