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La Stampa Rassegna Stampa
09.04.2020 Usa, primarie democratiche: Bernie Sanders si ritira
Cronaca di Francesco Semprini

Testata: La Stampa
Data: 09 aprile 2020
Pagina: 17
Autore: Francesco Semprini
Titolo: «Primarie Dem, Sanders si ritira. Sarà Biden a sfidare Trump»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 09/04/2020, a pag.17, con il titolo "Primarie Dem, Sanders si ritira. Sarà Biden a sfidare Trump" l'analisi di Francesco Semprini.

Ci rattrista molto la scelta di Bernie Sanders - che ormai non aveva alcuna possibilità di vincere le primarie democratiche - di ritirarsi, lasciando a Biden il compito di sfidare Donald Trump... Bernie sarebbe stato l'avversario ideale per garantire la riconferma.

Ecco l'articolo:

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Francesco Semprini

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Bernie Sanders

Alla fine anche il combattivo senatore socialista è capitolato. E con esso molte delle speranze e dei sogni del movimento liberal-progressista, quello intransigente su sanità universale gratuita, salario minimo garantito, lotta al cambiamento climatico e i congedi familiari e medici diffusi. Troppo intransigente anche per l'elettorato democratico americano che, dopo gli slanci a sinistra dei primissimi turni delle primarie, ha ripiegato verso la moderazione e le inclinazioni centriste di Joe Biden. Il colpo di grazia è stato inferto dal coronavirus che da una parte ha oscurato le elezioni, dall'altra ha rilanciato Trump, il quale sulla pandemia sta tessendo la campagna elettorale, facendo emergere il bisogno di un avversario con un consenso ampio e capace di cooptare più voti possibile per vincere alle urne il prossimo 3 novembre.

La seconda sconfitta Il passo indietro di Sanders consacra di fatto la nomination di Biden, 77 anni, e segna il definitivo addio da parte del senatore social-democratico, 78 anni, al sogno di conquistare la Casa Bianca. Quello che già gli sfuggì nel 2016, quando dovette arrendersi a Hillary Clinton. «È una scelta dolorosa ma oramai la vittoria era virtualmente impossibile», ha ammesso il diretto interessato. Il quale tuttavia non usa i toni della resa ma del cambio di strategia. «La nostra campagna è terminata, ma il movimento è tutt'altro che finito. La lotta continua». Così il senatore mette in chiaro che il suo nome non sarà cancellato dalle schede delle primarie democratiche, ma comparirà accanto a quello di Biden. Il suo popolo quindi potrà continuare a votarlo, con l'obiettivo di continuare a raccogliere delegati. «Più saranno i nostri delegati e più ci sarà la possibilità di esercitare la nostra influenza alla Convention democratica», ha spiegato agli elettori. Un'ulteriore mossa, questa, che spiazza tutti, compreso l'inquilino della Casa Bianca il quale già su Twitter invitava il popolo di Bernie a passare nelle fila dei repubblicani dopo essere stati traditi per la seconda volta dal partito democratico. «Ringraziate Elizabeth Warren!», ha ironizzato Trump, ricordando che la decisione tardiva della senatrice di ritirarsi è costata a Sanders la batosta nel Supertuesday di marzo, trasformatosi in un trionfo per Biden. Sanders gioca la carta della lealtà al partito però e assicura che collaborerà e lavorerà al fianco del futuro «nominato», con l'obiettivo primario di far diventare l'agenda progressista parte integrante della piattaforma presidenziale. L'ex vicepresidente ringrazia, e tende la mano: «Ti ascolterò, il movimento che hai creato è un bene prezioso per il Paese e per il futuro, e insieme batteremo Donald Trump».

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