Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Arabia Saudita: ancora terrorismo Houthi, longa manus dell'Iran Cronaca di Marta Serafini
Testata: Corriere della Sera Data: 30 marzo 2020 Pagina: 23 Autore: Marta Serafini Titolo: «Razzi sciiti su Riad, si allontana la pace in Yemen»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 30/03/2020, a pag.23, con il titolo"Razzi sciiti su Riad, si allontana la pace in Yemen", la cronaca di Marta Serafini.
Marta Serafini
Yemen:Terroristi Houthi filo-iraniani
Si assottigliano le speranze di una tregua in Yemen. Nella notte tra sabato e domenica almeno due missili sono stati intercettati sopra Riad causando forti esplosioni nella parte settentrionale della capitale dell'Arabia Saudita. Colpiti anche i siti militari di Jazan e Asir. I missili «sono stati distrutti» ma i frammenti hanno ferito due civili. L'attacco è stato rivendicato ieri dai ribelli sciiti sostenuti da Teheran Houthi. II portavoce della Coalizione saudita in Yemen, Turki al Malki ha confermato come danni maggiori siano stati scongiurati grazie al sistema di difesa antimissile statunitense Patriot. Gli Houthi negli ultimi mesi, con il sostegno degli iraniani, hanno lanciato centinaia di missili e droni attraverso il confine mentre l'ultimo tentativo di attacco alla capitale risale al 2018. L'operazione arriva dopo che tutte le parti nel conflitto in Yemen avevano garantito il proprio sostegno alla richiesta di un cessate il fuoco avanzata dalle Nazioni Unite per proteggere civili dalla nuova pandemia di coronavirus. L'invito dell'Onu di giovedì era coinciso con il quinto anniversario dell'intervento dell'Arabia Saudita nella guerra civile in Yemen, alla guida di una coalizione militare a sostegno del governo riconosciuto dalla Comunità internazionale con sede ad Aden, contro i ribelli Houthi che controllano la capitale Sana'a. La coalizione a guida saudita è intervenuta nella guerra in Yemen nel 2015 per tentare di ripristinare il governo riconosciuto del presidente Abd Rabbo Mansour Hadi, deposto dagli Houthi nel 2014. II conflitto ha ucciso oltre ioo mila persone, tra cui molti civili, e ha creato la peggiore crisi umanitaria del mondo, lasciando milioni di persone senza cibo e cure mediche. Già da tempo si era aperto un canale per la de-escalation del conflitto. Tuttavia, la ripresa dei combattimenti ha costretto a lasciare le proprie case a gennaio oltre 40 mila persone, che si sono andate ad aggiungere ai circa 3,6 milioni di sfollati dall'inizio della guerra. Centinaia di civili, tra cui donne e bambini, sono fuggiti a piedi, senza cibo o acqua attraverso il deserto. Come sottolineano gli operatori umanitari, il sistema sanitario dello Yemen non ha finora registrato alcun caso di Covid-19, ma se l'epidemia dovesse scoppiare l'effetto potrebbe essere catastrofico.
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