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La Stampa Rassegna Stampa
27.03.2020 Israele, accordo Gantz-Netanyahu per il governo: una coalizione per affrontare il Coronavirus
Commento di Deborah Fait

Testata: La Stampa
Data: 27 marzo 2020
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Israele, accordo Gantz-Netanyahu per il governo: una coalizione per affrontare il Coronavirus»
Israele, accordo Gantz-Netanyahu per il governo: una coalizione per affrontare il Coronavirus
Commento di Deborah Fait

A destra: Benny Gantz, Benjamin Netanyahu

Avere un premier come Benjamin Netanyahu in un momento come questo è la fortuna di Israele, ci da fiducia, ci da la sicurezza di uscirne e la speranza di uscirne bene e si sa che in questi casi, soprattutto di fronte a una malattia, l'aiuto psicologico e la fiducia sono fondamentali. Netanyahu nei suoi quotidiani messaggi al popolo, non è mai esitante, rassicura e promette cose possibili da realizzare: " Nel momento in cui usciremo dalla crisi noi rinnoveremo la nostra economia, stiamo già preparando un piano con alcuni dei migliori cervelli del mondo". Parole come queste danno forza non solo perché ti aspetti la fine del dramma che stai vivendo ma anche perché vedi la luce in fondo al tunnel, speri che il futuro sia radioso, anche più di prima. La speranza e il coraggio hanno fatto la storia di Israele nei momenti più tragici e sarà così anche questa volta. Naturalmente prima di questo dobbiamo superare e vincere il nemico invisibile e subdolo che ci minaccia e per questo, come succede in Italia, dobbiamo rassegnarci a stare a casa, niente cene fuori, niente spiaggia, niente feste, niente matrimoni o Bar e Bat Mitzvà se non con zero invitati. Gli israeliani sono un popolo che ama la libertà e lo star fuori casa ma dovranno rassegnarsi, anzi devono rassegnarsi, da mercoledì sera, di tapparsi in casa, non allontanarsi più di 100 metri e fare il possibile per passare il tempo senza troppi sacrifici. Le scuole sono chiuse e i ragazzi fanno lezione on line.  Israele è stato bravissimo perché ai primi segnali di Corona virus ha chiuso i propri confini a tutto, aerei e navi.  I lavoratori palestinesi giornalieri sono stati invitati, senza molte proteste da parte loro, a dire la verità,  a rimanere nel paese se volevano continuare a lavorare. Credo che tra vivere a Gaza e in un centro di accoglienza israeliano vicino ai cantieri, abbiano scelto molto volentieri la seconda opzione. E' facile scegliere tra l'inferno e il paradiso.  Il giovane cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha appena dichiarato che deve i relativamente pochi contagiati e le poche vittime del suo paese a Netanyahu. "Ho contattato Netanyahu, dichiara il cancelliere, per avere una sua opinione. Lui pensa che alcuni paesi europei non abbiano fatto abbastanza e questo ci ha incoraggiati a prendere decisioni più immediate e severe come aveva fatto Israele. Voglio ringraziare Benjamin Netanyahu per i suoi preziosi consigli" Israele ha al momento 2.693 contagiati e 8 morti.  https://www.i24news.tv/en/news/international/1585223724-austrian-leader-cred its-netanyahu-for-early-coronavirus-warning


In Israele l'assistenza per gli anziani, soprattutto in momenti come questi, funziona molto bene. Vi sono decine di organizzazioni che mandano gratuitamente le loro badanti a controllare come stanno le persone e ognuno può ordinare la spesa o le medicine o avere semplicemente un po' di compagnia. Questa assistenza solleva i figli che in questi giorni non possono avvicinarsi ai genitori ed è un enorme aiuto psicologico per gli anziani. Insomma rispetto a quasi tutti i paesi europei la situazione in Israele è meno drammatica, dobbiamo aspettarci un peggioramento ma è anche possibile che il virus vada regredendo col passare dei giorni. Manca poco alla Pasqua e a Pesach, la Pasqua ebraica, e quest'anno, forse per la prima volta, si dovrà rinunciare al Seder o farlo ognuno per conto suo. In tutta questa tragedia la bella notizia è che il governo , con l'IDF e il Mossad, hanno raggiunto tutti i giovani israeliani in giro per il mondo dopo il servizio militare, sono parecchie migliaia ma li stanno riportando a casa con voli speciali dal Perù, da altri paesi del Sud America, dall'Oriente, dall'America e dall'Europa. Tutti a casa, Israele non abbandona i suoi figli, saranno in quarantena ma vicino alle famiglie.  Mentre noi pensiamo a costruire ospedali da campo e a mandare aiuti ai palestinesi di Gaza, loro hanno un grosso dilemma da risolvere, non sanno davvero che fare:  mantenere la tregua con Israele o continuare a bombardare e a incendiare in modo da demolire anche l'umore del paese. Quelli di Ramallah invece sono meno violenti, vogliono semplicemente che liberiamo tutti i loro terroristi che occupano le nostre prigioni. Insomma qualsiasi disgrazia colpisca il mondo, e una disgrazia come il Corona virus è di una gravità davvero incommensurabile, i palestinesi hanno in testa solo una cosa, l'odio che li rode. Intanto le spiagge si svuotano, i viali sono deserti, il traffico è quasi inesistente, gli israeliani, come tutti gli abitanti del pianeta, hanno il cuore gonfio di ansia e di paure, peggio delle guerre, dicono. Chi ha parenti in Italia, in Francia o in America si tormenta di non poterli vedere chissà per quanto tempo ancora.  Il Covid 19 ha sconvolto il mondo intero, un evento epocale che mai nessuno avrebbe potuto immaginare e che tutti oggi dobbiamo vivere e superare nel migliore dei modi possibile perché la vita continua, deve continuare.

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"

Ps. Colpo di scena! Benny Ganz è stato nominato capo della Knesset al posto del dimissionario Yuli Edelstein. Cosa significa questo? Si può intuire che per i primi 18 mesi sarà capo del governo Benjamin Netanyahu  che nell'autunno del 2021 potrebbe essere sostituito, forse, da Benny Ganz.. E' possibile, da voci di corridoio, che alla fine accetti di fare il ministro degli esteri sotto la guida di Netanyahu, da cui, diciamocelo, ha tutto da imparare, dando vita a un governo di coalizione. La situazione è in evoluzione. Una cosa è certa, il partito Blu e Bianco è praticamente distrutto e come stanno andando le cose è per me motivo di grande soddisfazione. Il pericolo di avere un premier senza personalità come Ganz e al governo gente che auspica la fine di Israele mi metteva una grande tristezza nel cuore e una grande paura per la nostra sicurezza. Insomma, dopo tanti mesi di paura e di indecisioni, non ci si poteva aspettare niente di meglio. Ancora una volta ha vinto il migliore. Il proseguimento alla prossima puntata.   

lettere@lastampa.it

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