Le menzogne dei grandi giornali internazionali 18/03/2020
Le menzogne dei grandi giornali internazionali Commento di Deborah Fait
Molto interessante l'articolo di Michelle Mazel pubblicato da informazionecorretta in data 17 marzo, http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=77726 una dimostrazione pratica delle menzogne più plateali che i grandi giornali come Le Monde (nel caso specifico dell'articolo) ma anche altri come il New York Times, Washington Post, The Guardian, grandi testate libere di scrivere quello che gli pare, sicure che nessuna protesta potrebbe nuocere alle loro tirature. Uno dei peggiori tra i giornali americani è il New York Times che fa dell'antisemitismo uno dei suoi principali argomenti. E' famosa la vignetta che raffigura Donald Trump con la kippà che tiene al guinzaglio un cane col viso di Netanyahu sul cui collare fa bella mostra un Maghen David. https://www.mosaico-cem.it/attualita-e-news/mondo/il-new-york-times-nella-bufera-per-la-vignetta-antisemita
I redattori hanno chiesto scusa, peraltro rispedite al mittente dal comitato ebraico americano, ma ormai la frittata era fatta. E come dimenticare un articolo, sempre del N.Y.T. sull'infermiera di Gaza uccisa dai soldati israeliani mentre tirava bombe molotov insieme a altre decine di scalmanati. Una terrorista dunque non un'eroina ma David Halbfinger, redattore del N.Y.T., è riuscito a farla diventare una martire, simbolo del conflitto, scrivendo cose del tutto assurde che i suoi lettori hanno evidentemente bevuto a garganella. Come la storia dell'infermiera, lo stesso giorno in cui si era fratturata un braccio, si era eroicamente strappata il gesso per andare a soccorrere i feriti provocati dei perfidi soldati sionisti. Bene, nella mia vita mi sono fratturata varie ossa, compreso un braccio, e posso assicurare che nessuno al mondo può usare un braccio fratturato per due semplici motivi, il dolore atroce che fa svenire e il fatto che un braccio rotto è del tutto inservibile. Quindi palle a gogò dei grandi giornali che però nessuno osa controbattere e alla fine tutte le loro menzogne vengono diffuse al maggior numero di lettori possibile creando avversione e menzogne soprattutto sulla storia dei conflitti in Medio Oriente. Del resto il New York Times vende al suo interno copie dell’edizione inglese di Haaretz, il giornale israeliano più antiisraeliano che esista, al limite dell'antisemitismo. "Il giornale arabo in lingua ebraica" amiamo definirlo in Israele, le cui pagine sono tutte in funzione di critica verso Israele e di difesa assoluta delle ragioni arabo palestinesi. Le copie di Haaretz in inglese ne facilitano la lettura a livello internazionale diffondendo informazioni non veritiere e storie inventate sui popoli e sui conflitti. Il pezzo di Le Monde, citato da Michelle Mazel, è enblematico, paragoni assurdi tra quello che accade a Idlib in Siria e a Gaza, senza raccontare chi è l'aggressore tra i palestinesi e Israele. Orrore umanitario a Idlib, scrive il giornalista Jean Pierre Filiu…"Verso una nuova striscia di Gaza", facile trasmettere questa versione, no? Facilissimo. Solo che non esiste nessun orrore umanitario a Gaza, perché Israele lo impedisce provvedendo a mandare vettovaglie e medicinali a una popolazione suddita dei terroristi di Hamas che si erano impadroniti di Gaza 15 anni fa e di cui non potrà mai più liberarsi. Le Monde, New York Times, The Guardian, più sono di sinistra e progressisti (non ho mai capito dove sia il loro progresso) e più scrivono contro Israele considerando sempre portatrici di verità le veline palestinesi, loro unica fonte, con cui ammorbano la mente di milioni di persone
Deborah Fait "Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"