Israele si avvicina alle elezioni, una analisi equilibrata su Avvenire Commento di Fiammetta Martegani
Testata: Avvenire Data: 19 febbraio 2020 Pagina: 15 Autore: Fiammetta Martegani Titolo: «Bibi a processo due settimane dopo le elezioni»
Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 19/02/2020, a pag.15 con il titolo "Bibi a processo due settimane dopo le elezioni", il commento di Fiammetta Martegani.
Fiammetta Martegani
Benny Gantz, Benjamin Netanyahu
Il processo a Benjamin "Bibi" Netanyahu comincerà il 17 marzo. Il premier dovrà presentarsi al Tribunale di Gerusalemme per rispondere di tre incriminazioni: corruzione, frode e abuso di fiducia. La buona notizia per il primo ministro è che il procedimento si terrà due settimane dopo la chiamata alle urne che attende gli israeliani il prossimo 2 marzo, il che significa che Bibi, anche stavolta, è riuscito ad avere il fattore-tempo dalla sua. E nel caso dovesse vincere le elezioni, potrebbe persino guadagnarne altro: quello necessario a cambiare il suo destino, cioè a fare passare una legge sull'immunità parlamentare. Nel frattempo, è, «quarto voto» ufficialmente, il primo premier israeliano in carica a finire sotto processo. Mentre si avvicina il giorno del voto, tra gli alleati nel blocco di destra c'è anche chi si diverte a fare "proselitismo" a suon di musica. Si tratta della lista nazional-religiosa Yamina di Naftali Bennett e Ayelet Shaked, che ha riadattato l'italiana "Bella Ciao" (diventata famosa in Israele grazie a una serie televisiva spagnola) a modo suo: a cantare e ballare sono un gruppo di rabbini e coloni che, in questa versione, incoraggiano a «tornare a casa», «a Yamina», ovvero a destra, «verso la vittoria». In realtà, stando agli ultimi sondaggi, Israele non va né a destra, né a sinistra, e nessuno dei candidati, per la terza volta consecutiva in meno di un anno, sembra avere i numeri per vincere. Non pochi temono già di dover tornare alle elezioni per il quarto giro consecutivo. A danno, prima di tutto, dell'economia del Paese, e anche di tutte le riforme, bloccate da un anno.
Per inviare a Avvenire la propria opinione, telefonare: 02/6780510, oppure cliccare sulla e-mail sottostante